La neonata associazione culturale DemA, acronimo di Democrazia e Autonomia, voluta e presieduta da Luigi de Magistris sindaco di Napoli, non sarà impegnata nella campagna elettorale per le regionali di maggio 2015, ma avrà un ruolo per le comunali del 2016. ”Non so che futuro avremo – ha detto de Magistris – ma questo era il momento maturo, quello giusto per presentare e dare il via all’associazione che vuole elaborare progetti culturali e fare politica con la p maiuscola”. L’idea dell’associazione – come spiegato – è nata nel periodo di sospensione dalle funzioni di sindaco in virtù dell’applicazione della Legge Severino e con l’esperienza di sindaco di strada. Un’associazione che – ha spiegato il sindaco – ”non è in lotta con i partiti, ma vuole essere anche un laboratorio politico e un luogo in cui poter esprimere opinioni in modo autonomo e libero”. DemA, dunque, mira a costruire ”un’alternativa” che – secondo de Magistris – ”arriverà dal basso, dalle opposizioni sociali, dai comitati e dalle associazioni”. Al momento, non c’è un organigramma, fatta eccezione per la presidenza, e per essere socio si deve versare una quota di 10 euro su un conto corrente aperto presso Banca Etica. Una cifra ‘simbolica’ perché – ha sottolineato de Magistris – ”il nostro bacino crediamo sarà costituito prevalentemente da giovani e da cittadini semplici”. Accanto alle quote, rispetto alle quali ”ci sarà assoluta trasparenza”, per sostenere l’associazione nel mese di marzo sarà realizzata un’iniziativa serale, mentre la comunicazione sarà incentrata prevalentemente sui social network. Al momento, la sede di DemA è in via Toledo, ma l’auspicio del suo presidente è che si possano aprire altre sedi nei vari quartieri di Napoli. L’associazione, tuttavia, a quanto riferito, è già ”in rete” con altre associazioni e comitati presenti sul territorio nazionale ”dalla Val di Susa alla Sicilia”. ”Sto registrando – ha concluso il sindaco – tanto entusiasmo e interesse. Mi aspetto un contributo intellettuale, organizzativo e di idee”.