ancio di previsione Presieduta da Sandro Fucito, la seduta del Consiglio Comunale è ripresa alla presenza di 35 consiglieri. E’ iniziato il dibattito sulle delibere relative al Documento Unico di Programmazione e allo schema di Bilancio di previsione 2017-2019. Sono state respinte alcune questioni pregiudiziali presentate da Prima Napoli, PD e Movimento 5 Stelle. Il dibattito è stato aperto, dopo la relazione dell’assessore Palma, dall’intervento della presidente della Commissione Bilancio Manuela Mirra che ha illustrato il lavoro di approfondimento svolto in commissione ed ha espresso alcune considerazioni sulle voci delle quali il bilancio ha dovuto tener conto, come la situazione debitoria ereditata, i cambiamenti intervenuti dopo l’adesione al piano di riequilibrio, le ripercussioni delle modifiche normative e sugli elementi positivi che comunque lo caratterizzano nel sociale e negli investimenti. Sono poi intervenuti i consiglieri: Santoro (Misto ? Fratelli d’Italia) che ha espresso la valutazione che questo bilancio, dopo i tagli progressivi al trasporto pubblico locale; alla protezione civile; agli interventi per l’infanzia, minori e asili nido, anziani, non mette al riparo l’amministrazione dal dissesto e rende necessari ulteriori interventi strutturali per i quali serve un’assunzione di responsabilità da parte di tutti, ed in questo senso vanno le proposte presentate per chiedere provvedimenti mirati per la città e di puntare in maniera efficace su riscossione, controlli, dismissioni; Moretto (Prima Napoli) il quale ha chiesto di trattare, prima di continuare il dibattito, le “questioni pregiudiziali” presentate da vari gruppi e riferite ad entrambe le delibere in discussione, la 168 sul DUP e la 169 sul Bilancio.. Dopo l’approvazione della proposta da parte dell’Aula, è iniziato l’esame delle questioni pregiudiziali per la sospensione del dibattito che, illustrate dai presentatori, e dopo interventi di replica dell’assessore Palma, sono state tutte respinte a maggioranza. La questione pregiudiziale del consigliere Moretto evidenziava una serie di punti tra i quali l’inattendibilità dei valori per falsa rappresentazione dei bilanci delle partecipate, l’utilizzo delle somme vincolate e la mancanza delle loro reintegrazioni, l’incapacità di riscossione delle entrate proprie e i livelli di qualità scadente dei servizi a domanda individuale. Le sei pregiudiziali illustrate da Arienzo (Partito Democratico) erano incentrate sull’incongruenza dell’imputazione delle spese e delle entrate delle diverse annualità in riferimento al fondo pluriennale vincolato, sulla mancanza dell’articolazione dei programmi in microaggregati, di un quadro anche sintetico dei documenti da cui prendere cognizione dei risultati della gestione delle partecipate che non hanno pubblicato i bilanci e la conseguente incompletezza del fondo vincolato a garanzia delle perdite delle stesse, del documento contabile relativo all’assegnazione delle risorse alle Municipalità, degli interventi da finanziare tramite il gettito dell’imposta di soggiorno, della tabella relativa ai parametri di riscontro della situazione di deficitarietà strutturale prevista dal Testo Unico sugli Enti Locali. Le due pregiudiziali presentate dal gruppo del Movimento 5 Stelle e illustrate dal consigliere Brambilla riguardavano la mancanza della tabella relativa ai parametri di riscontro della situazione di deficitarietà strutturale previste dalle disposizioni vigenti in materia, la parzialità e suscettibilità di modifica del fondo di garanzia per le perdite delle partecipate che non hanno ancora approvato il bilancio di esercizio 2016. Il dibattito, che è trasmesso come l’intera seduta, in streaming sul sito comunale, su YouTube e Facebook, è quindi ripreso ed è in corso.