La Napoli democratica e antifascista ferita e tradita nel giorno del 25 aprile. Dopo poche ore dal corteo, partecipato da migliaia di persone, la targa apposta tra via Cesare Rosaroll e via Foria in ricordo di Iolanda Palladino è stata rimossa. Netta la condanna dei promotori del corteo che avevano voluto ricordare la giovane donna morta dopo giorni di agonia in ospedale perché colpita da una molotov mentre transitava con la sua 500 nei pressi della sede del Msi mentre in città si festeggiava la vittoria elettorale del Pci. “La rimozione della targa  -scrivono gli antifascisti – a Iolanda Palladino è un fatto gravissimo, che vuole provare a cancellare le colpe storiche dei fascisti a sostegno del generale processo di revisionismo storico messo in atto in tutto il paese. Mentre durante il corteo i militanti di Casapound sono rimasti chiusi nella sede, militarizzati da un cordone di forze dell’ordine degno di un vertice internazionale, sgusciano all’esterno dopo qualche ora per rimuovere la targa affissa. Un clima di revisionismo e di equiparazione con gli antifascisti alimentato dalle decisioni prese dalla questura e dalla prefettura di Napoli nell’ultima settimana, con il divieto al corteo di transitare per Via Foria e l’operazione di terrorismo psicologico creata con gli abitanti del quartiere. Il ricordo di Iolanda Palladino vive nelle nostre lotte e non sarà l’atteggiamento vile dei neofascisti a poter rovinare la grande giornata di lotta del 25 Aprile. Torneremo su quelle strade e in quel quartiere per riapporre la targa e per rinnovare la memoria storica antifascista della città di Napoli. Domani indiciamo per questo una conferenza stampa domani, lunedì 27 Aprile alle 11.30, all’incrocio tra Via Foria e Via Cesare Rossaroll, dove era stata sistemata la targa, per denunciare questo attacco alla memoria della città di Napoli, ai valori dell’antifascismo, e al ricordo di una vittima della violenza fascista. Torneremo in quei quartieri, per renderli un nuovo baluardo della battaglia contro i vecchi e i nuovi fascismo di oggi”.

 

 

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