A quasi tre anni dall’insediamento della Giunta della III Municipalità, presieduta dalla Presidente Giuliana Di Sarno, è possibile fare un bilancio dell’attività svolta. Per quanto mi riguarda, i risultati complessivamente conseguiti sono a dir poco fallimentari.

A partire dalla gestione dell’accordo politico che aveva consentito la nascita della giunta di centrosinistra.Lo scorso dicembre, la presidente Di Sarno ha aperto una crisi politico-istituzionale nella III Municipalità, violando proprio il patto di coalizione che l’ha portata all’elezione nel 2011, nominando un nuovo assessore al posto di Raffaele D’ambrosio (Pd) cacciato lo scorso luglio.Anche sul piano delle iniziative, i risultati sono scadenti. Si evidenzia una scarsa capacità incisiva dell’azione amministrativa messa in campo dalla di Sarno, a cui fa da contraltare un eccessivo di presenzialismo e uno sterile decisionismo, che non ha prodotto effetti concreti sulla qualità di vita dei cittadini.Il tema centrale dell’azione di governo della Municipalità in questi tre anni non è stato quello di risolvere i problemi del territorio. La presidente Di Sarno ha ritenuto necessario invece essere una trasformista della politica passando prima dalla vittoria con de Magistris e ‘Napoli è tua’ alla candidatura per le politiche con Sinistra ecologia e libertà, senza dimenticare il passato glorioso tra i Verdi prima e Italia dei valori poi.Il rifacimento del manto stradale in più punti, gli allagamenti da piazza Carlo III a quelli di via saverio gatto, la raccolta differenziata che viene depotenziata, i lavori per il completamento di via bosco di capodimonte, “Programma Unesco” e il turismo nel quartiere della Sanità , il Museo di Capodimonte che continua a non avere bagni pubblici, sono alcuni dei temi dimenticati in questi anni.La terza e l’ottava municipalità, sono quelle con il più alto tasso di disoccupazione giovanile e cittadinanza di over 65, non in Italia, ma in Europa, e anche su questo tema si è ritenuto andare avanti soltanto con proclami e convegni.Cosa molto più grave ad oggi, non si conoscono i progetti riguardanti le politiche di azione e coesione ( PAC) che servono a potenziare i servizi di cura per gli anziani e i servizi di cura e socio-educativi per l’infanzia, con specifico riferimento agli asili nido e ai servizi innovativi e integrativi per la prima infanzia.Proprio per i servizi di cura per gli anziani la terza municipalità avrebbe potuto usufruire di € 725.868,00 con progetti che sarebbero serviti a garantire interventi relativi all’aiuto diretto alla persona e soprattutto per l’assistenza domiciliare integrata (ADI) finalizzato a migliorare la qualità di vita delle persone, a prevenire l’insorgenza di situazioni di bisogno e al graduale recupero dell’autonomia della persona dal punto di vista fisico, psichico e Sociale.Il PD Napoli, a mio avviso , deve mettere tutto in discussione, analizzare i propri errori e riformulare una nuova proposta di maggioranza ,per il bene dei cittadini e delle cittadine della Municipalità, con IDV , SEL e gli altri partiti del centrosinistra.Ci dovranno essere dei chiarimenti seri per capire se il PD vuole continuare a collaborare facendo ancora parte della maggioranza, o passare all’opposizione, perché al ricatto politico di un presidente che non si occupa di attuare azioni di buon governo è una responsabilità che tutti dovranno conoscere, l’ambiguità politica in questi anni non ha prodotto nulla, e i grandi proclami voluti dal sindaco arancione hanno prodotto ulteriori fratture in tutti i ceti della società.

 

Salvatore Salzano

Pd III Municipalità

 

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