“Da qui a fine marzo, completeremo il piano industriale delle partecipate, rafforzando la missione pubblica, diritti e doveri dei lavoratori e migliorando la qualità dei servizi”. Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, sostiene, parlando della vicenda di Napoliservizi, partecipata di palazzo San Giacomo, che “non c’è alcuna crisi particolare”. “Come in tutte le vicende che appaiono assolutamente negative come questa – afferma – siamo abituati a fare immediatamente un approfondimento e chiaramente prenderemo provvedimenti ad horas”. “Napoli e la Città metropolitana non navigano nell’oro – afferma – abbiamo fatto, in questi anni, delle scelte importanti, abbiamo percorso una strada controcorrente, che è quella di non licenziare, non mettere sul mercato i servizi essenziali e oggi siamo in una fase di consolidamento di questo opera”. Una strada “con le sue difficoltà e ovviamente alcune condotte, alcuni comportamenti sicuramente non aiutano, ma da qui a fine marzo noi consolideremo questa operazione”. “La situazione di Napoliservizi – sottolinea – è meno grave di Anm, che è meno grave della Ctp e magari meno grave di altre ancora”. “Poi approveremo, cosa assolutamente fondamentale, il bilancio entro il 31 marzo – aggiunge – In più ci auguriamo, perché poi ostacoli e i tagli non mancano mai, di scongiurare con tutte le nostre forze, il pignoramento di ben 100 milioni di euro che avrebbe fatto accappottare qualsiasi altra città se non avessimo fatto le opere che abbiamo compiuto in questi anni”. “Ci troviamo di fronte a situazioni difficili ma che supereremo come abbiamo sempre fatto con grande tenacia, determinazione, onestà – assicuro – Se qualcuno non si allinea con condotte coerenti e trasparenti se ne va a casa”. “Cinque anni sono pochi per riuscire a intervenire completamente in tutte le ramificazioni dell’amministrazione comunale – evidenza – Ho dovuto apprendere dei giornali, per esempio, che durante la scorsa campagna elettorale un dirigente del Comune invece di servire lealmente l’amministrazione, operava per fregare il sindaco di Napoli e questo è quello che emerge dalle investigazioni”. “Abbiamo ereditato vent’anni con un certo modo di fare politica con le consulenze esterne, i collegamenti politici e le chiamate dirette – ricorda – In cinque anni si è fatto un lavoro enorme, la testa è stata completamente pulita, la maggior parte dei dipendenti sono persone operose, oneste e che fanno un lavoro leale, ma non sfugge che al Comune come delle Municipalità e nelle società partecipate, ci possa essere ancora chi va controcorrente nel senso che va in una ottica di non trasparenza nelle azioni”. “Noi andremo avanti e da qui ai prossimi cinque anni completeremo questo percorso – conclude – su quella che è la riforma della macchina amministrativa, uno dei punti centrali di questo secondo mandato”.

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