NAPOLI – Parte da una domanda Enzo Rivellini europarlamentare del Ppe per spiegare l’esposto alla Corte dei Conti e un’interrogazione parlamentare sulla questione di rifiuti: “Sono più furbi gli olandesi o i napoletani?” . Il tema è quello del trasporto dei rifiuti oltralpe, verso l’Olanda, destinati all’inceneritore di Moerdjik, filiale della società belga Indaver che si è aggiudicata l’appalto. “Mandiamo i nostri rifiuti in giro per l’Europa per bruciare in un impianto identico a quello di Acerra fatta eccezione per l’età – dice – quello lì ha 20 anni in più del nostro”.
Nell’esposto, Rivellini ricorda che l’appalto riguarda lo smaltimento di 600mila tonnellate in 18 mesi e che “finora sono state smaltite 4850 tonnellate”. Il costo è di 138 euro a tonnellata da cui l’ammontare che l’europarlamentare indica in “669.300 euro finora sostenuto dalla collettività”. Un “primo danno” è dunque rappresentato dal costo sostenuto per lo smaltimento, il secondo è “il mancato introito derivante dalla cessione del materiale recuperato”. Rivellini ravvisa “gravi responsabilità da parte del Comune di Napoli” riconducibili alla “trascuratezza degli obblighi istituzionali” per la gestione del ciclo dei rifiuti e al fatto che “con i loro reiterati inadempimenti hanno bloccato la realizzazione del previsto termovalorizzatore”. In più, sottolinea nell’interrogazione parlamentare, non vi è “certezza che quelli che mandiamo in Olanda siano solo rifiuti solidi urbani” perché “l’impianto in Olanda ha due linee, una per i rifiuti urbani, l’altra per quelli nocivi”. “Da quanto è dato sapere una volta arrivati sul molo di Moerdjik – afferma – vengono divisi tra urbani e nocivi e inviati nelle apposite linee”. Considerando che “la percentuale di differenziata a Napoli rimane bassissima e che il regolamento europeo proibisce il trasporto di rifiuti tossici e nocivi in Europa”, Rivellini chiede quali siamo le azioni che la Commissione europea ha realizzato “per controllare che i rifiuti provenienti da Napoli non siano pericolosi e che rispettino le norme europee”.