“La legge regionale sulle nomine in sanità si pone in assoluto contrasto con il Decreto Madia e con le pronunce del Consiglio di Stato. Abbiamo posto la questione fin dall’inizio e interessato i nostri portavoce in Parlamento e nonostante una risposta del Ministero della Salute che ci dà ragione, ravvisano profili di illegittimità costituzionale, De Luca procede per la sua strada e nomina i direttori”. Lo dice Valeria Ciarambino, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, e membro della Commissione consiliare Sanità, in occasione del question time relativo alle nomine dei direttori generali delle aziende ed enti del servizio sanitario regionale. “De Luca, a dicembre, una volta approvata la sua legge sulle nomine, ha perso sei mesi di tempo – afferma – poi, per giustificare la necessità di garantire stabilità alla governance della sanità campana con un colpo di mano ne ha fatto approvare in fretta e furia una nuova che va totalmente nelle direzione opposta rispetto a quella del Governo nazionale con cui condivide l’appartenenza partitica”. “Entro l’8 agosto il Governo, in seguito alle osservazioni del Ministero della Salute, potrà decidere se impugnare o meno – aggiunge – con la conseguenza che qualora la Consulta si pronunciasse per l’illegittimità costituzionale, noi ci ritroveremmo con nomine illegittime. Dobbiamo affidarci al caso e alla fortuna sperando che il Governo non impugni questa legge, altrimenti ripiombiamo nel caos”. “E come se non bastasse, tutto è affidato al suo arbitrio – evidenzia – Nessuno ci garantisce che ai vertici delle strutture sanitaria lui stia nominando persone competenti. Tutto è affidato al suo arbitrio”. “Non sono soddisfatta della risposta fornita dall’assessore al Turismo Corrado Matera, su delega di De Luca – sottolinea – L’ho ringraziato, ma gli ho anche fatto presente che non è un tuttologo”. “Ancora una volta De Luca dimostra la più totale assenza di rispetto istituzionale – conclude Ciarambino – Al question time di oggi c’era un solo assessore che doveva rispondere a tutti gli argomenti è irriguardoso e poco rispettoso per il Consiglio regionale”.