NAPOLI – La Commissione Bilancio, presieduta da Elpidio Capasso, ha incontrato oggi l’assessore al Bilancio Salvatore Palma per un aggiornamento sui decreti legge 174/2012 (disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali) e 35/2013 (disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della Pubblica amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonché in materia di versamento di tributi degli enti locali) e sul bilancio pluriennale. Come precisato in apertura dal presidente Capasso, la riunione ha avuto lo scopo anche di proseguire il confronto, iniziato nelle commissioni congiunte Bilancio e Politiche Sociali del 14 giugno sul problema dei pagamenti alle Case Famiglia (presente alla riunione una folta delegazione di queste realtà).

 

L’assessore Palma ha riferito alla Commissione lo stato dei pagamenti in corso, sia rispetto ai fondi del decreto 35 per il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione (sono stati anticipati dalla Cassa Depositi e Prestiti al Comune 296 milioni, altri 296 arriveranno nel 2014, i pagamenti devono essere effettuati in termini perentori), che rispetto all’anticipazione di 58 milioni ricevuti a seguito dell’adesione al decreto 174, il cosiddetto “salva Comuni”. I pagamenti in base al decreto 35 sono a buon punto (sono stati erogati finora circa 107 milioni), mentre quelli in base al decreto 174 superano già i 21 milioni di euro. Avendo avuto accesso ai fondi del decreto 35, il Comune dovrà rivedere il proprio Piano di Riequilibrio finanziario, operazione che si potrà fare solo dopo l’approvazione del bilancio di previsione per il quale, quindi, il Comune non sfrutterà tutto il tempo concesso dalla proroga: la previsione è che il bilancio possa essere approvato per metà luglio.

 

Sui 58 milioni dell’anticipo del fondo del decreto 174 e sulla possibilità che sia aumentata la quota percentuale destinata al pagamento dei crediti vantati dalle Case Famiglia (crediti in buona parte non presenti nell’ordine cronologico perché non sono stati definiti gli atti di liquidazione necessari) si sono concentrati gli interventi dei consiglieri: occorre risolvere nella maniera più celere la questione relativa alle Case Famiglia che sono state discriminate rispetto agli altri creditori, anche nell’ambito delle politiche sociali, pur avendo presentato per tempo le fatture relative alle proprie prestazioni, (Iannello); va rafforzata, con uno sforzo particolare, la percentuale destinata al settore con una minima diminuzione delle risorse destinate ad altri servizi indispensabili; con la richiesta di invio alla Procura della Repubblica del verbale della riunione per verificare la sussistenza di eventuali reati nelle procedure adottate dagli uffici (Rinaldi); necessaria una scelta politica a favore delle politiche sociali che, nell’immediato, aumenti la quota loro destinata per consentire la sopravvivenza di queste realtà, altrimenti destinate alla chiusura (Antonio Borriello); su servizi indispensabili, come quelli garantiti dalle Case Famiglia, è necessaria l’apertura di un tavolo che coinvolga il Governo e va valutata la possibilità di una interlocuzione con le banche alle quali sono stati ceduti buona parte dei crediti (Coccia); sostenere con un documento comune delle Commissioni consiliari la richiesta di aumentare le risorse da destinare alle Case Famiglia anche attingendo al gettito dell’IMU e alle risorse che non verranno erogate a soggetti che hanno in corso un contenzioso con il Comune (Grimaldi); necessità di un dettagliato quadro dei pagamenti destinati ai servizi indispensabili anche per consentire la comparazione tra le priorità individuate (Gennaro Esposito).

Nella sua replica, l’assessore Palma, ricordato che il Comune è in situazione di predissesto finanziario, ha precisato che una scelta politica l’amministrazione l’ha già compiuta prevedendo che i creditori delle politiche sociali incidano sui pagamenti per il 75%. All’esito del lavoro della task force istituita per verificare e accelerare il lavoro degli uffici sulle liquidazioni per le Case Famiglia – in coordinamento con l’assessore al Welfare Gaeta – l’assessore Palma si è detto disponibile a supportare con le risorse del bilancio ordinario il pagamento dei debiti vantati dalle Case Famiglia, sottolineando, però, che i pagamenti già programmati e in corso non possono essere bloccati per scongiurare il rischio di pignoramenti promossi dai creditori inseriti nell’ordine cronologico.

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