La “priorità” della Regione Campania è l’ambiente e per gli impianti di depurazione Palazzo Santa Lucia ha investito complessivamente 230 milioni per il Grande progetto di risanamento e valorizzazione dei Regi Lagni. Tre lotti sono stati già pubblicati sulla Gazzetta ufficiale della Comunità europea e riguardano gli impianto di depurazione di Acerra (oltre 33 milioni di euro), quello della Foce Regi Lagni (39.278.409 euro), e quello di Marcianise per 41 milioni di euro. I lavori riguardano la rifunzionalizzazione e l’adeguamento dei 5 grandi depuratori ex Hydrogest e 3 collettori. A breve andranno a gara anche gli Impianti di depurazione di Cuma (49.941.736 euro) e Napoli Nord (36.587.120 euro). I restanti fondi pari a quasi 30,5 milioni serviranno per le opere di collettamento. Agli aggiudicatari delle gare toccherà anche la gestione e la manutenzione degli impianti per cinque anni. Giovanni Romano, assessore regionale all’Ambiente, ha sottolineato che gli impianti sono quelli della “ex Hydrogest che sono stati sequestrati prima del nostro insediamento in Regione”. “Ora andiamo a recuperare quei progetti che la Hydrogest avrebbe dovuto lasciarci in maniera idonea – ha detto – Con la gestione commissariale abbiamo ottenuto risultati importanti riducendo del 15% i costi gestionali”. Accanto a questa riduzione dei costi, “abbiamo avuto un aumento del 128% dei fanghi smaltiti”. “Abbiamo già recuperato – ha aggiunto – 14 chilometri di costa per la balneazione sul litorale domizio, e sono dati dell’Arpac”. “I progetti sono finanziati dall’Europa senza l’intervento dei privati che si sono dimostrati l’anello debole, e i vecchi project financing sono tutti crollati – ha concluso Eduardo Cosenza, assessore ai Lavori Pubblici della Regione Campania – Ora investiamo quasi mezzo miliardo di euro per mettere a norma tutto il sistema e ridare ai posti la loro bellezza originaria”.

 

 

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