Piedimonte Matese – Dare “continuità” al nuovo sistema di interventi  di manutenzione straordinaria  come disposto dall’art.35 legge finanziaria 2012 con le modifiche di rilievo alla legislazione forestale vigente fino ad allora. E’ questo l’orientamento  che emerge  nel documento esecutivo di programmazione forestale per il triennio 2015-2017 approvato dalla giunta regionale Caldoro : proseguire ,pur con alcuni aggiornamenti operativi in relazione ad  alcune azioni, quanto  realizzato nel primo triennio di sperimentazione come viene evidenziato  nel documento che è l’atto fondamentale di pianificazione  nel comparto forestale. Il documento, con le linee di indirizzo della  nuova pianificazione,  non fa alcun riferimento o cenno alle ipotesi di progetti di riforma degli enti delegati( enti montani e province) anzi di fatto li mantiene( in  cinque anni non si è riusciti ad approvare una riforma  nonostante progetti di legge né alla situazione drammatica dei ritardi nell’erogazione degli stipendi a baif ed amministrativi ), sottolinea la funzione fondamentale del patrimonio boschivo  nei vari livelli ( ambientale, economico – turistico, sociale ) della vita sociale in linea  con le tendenze europee circa la valorizzazione ed il rafforzamento  del sistema di “infrastrutture verdi” per lo sviluppo della Campania. Una programmazione che parte da  una valutazione positiva di quanto realizzato nel ciclo 2012-2015 con le  nuove regole-condizioni di funzionamento del sistema forestale .In particolare  viene   evidenziato  come   “le foreste  siano  una  risorsa chiave per lo sviluppo rurale nei territorio montani e per la coesione delle aree interne”  facendo riferimento al flusso di beni e servizi attivato dal sistema forestale. Con le azioni programmate ed effettuate(10 tipologie rimaste quasi invariate con alcune modifiche/integrazioni  nel nuovo ciclo da avviare ) i redattore del  documento rilevano la diminuzione degli incendi boschivi(dati Sma) ed un significativo  incremento delle presenze di visitatori ed escursionisti nelle aree forestali a  sostegno della positività della  “prima esperienza attuativa del nuovo modello di governance forestale regionale” (pag 8). Insomma indicatori positivi di quelle chiamate perfomances del nuovo modo di funzionamento :  “è possibile affermare – è scritto nel DEPf – che, nel suo complesso, la realizzazione del progetto unitario di manutenzione forestale, per gli aspetti in questa sede considerati, ha contribuito significativamente ad incrementare il valore del patrimonio forestale come “infrastruttura verde”, come bene pubblico in grado di fornire servizi ecologici essenziali per la vita e la sicurezza delle persone”. Come si collocano quindi le azioni-prioritarie per il nuovo ciclo di programmazione? “Il Progetto di manutenzione straordinaria-  rileva ancora il documento-  dell’infrastruttura forestale regionale per il triennio 2015-2017 si articola in 9 differenti tipologie prioritarie di azione. Le tipologie sono per la maggior parte riprese, con opportune modifiche, dal DEPF 2012-2014; altre, come ad esempio la 1 e la 2. sono di nuova introduzione. In linea generale, la definizione delle tipologie prioritarie di azione si è basata sugli esiti della valutazione del precedente progetto 2012-2014, con l’obiettivo di rafforzare le azioni che hanno evidenziato un miglior esito realizzativo ed un maggior impatto benefico sui funzionamenti dell’infrastruttura forestale regionale, anche in un’ottica di completamento/estensione delle opere realizzate” .  Per far fronte a ciò il documento esplicita anche le risorse stanziate  e/o da reperire  tra risorse comunitarie , nazionali e regionali.

Michele Martuscelli

 

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