Al termine di una seduta ancora una volta caratterizzata da fortissime tensioni all’interno della maggioranza, l’assemblea ha eletto, alla seconda votazione, Pietro Foglia del Nuovo Centrodestra alla guida del consiglio regionale della Campania. Il nuovo presidente prende il posto di Paolo Romano, anch’egli Ncd, dimessosi dopo l’arresto (è tuttora ai domiciliari) nell’ambito di un’inchiesta sulla sanità casertana. Foglia ha ottenuto 32 voti a favore, mentre Gennaro Mucciolo raccolto 12 preferenze, Carlo Aveta 5, Luca Colasanto 2, Gennaro Nocera 2, le schede bianche sono state 2. Per eleggere il presidente servivano 31 voti, cioè la maggioranza dell’assemblea, composta da 60 componenti. L’accordo all’interno del centrodestra è stato trovato dopo una lunga sospensione della seduta. I capigruppo si sono confrontati e alla fine hanno deciso di convergere sul nome di Foglia. All’inizio dell’assemblea la tensione è subito salita alle stelle. Carlo Aveta di Forza Campania ha denunciato la fuga in avanti di una parte della maggioranza che ha sponsorizzato Pietro Foglia. “A differenza di quello che si è fatto apparire sugli organi di informazione, non c’è stato il coinvolgimento di tutti i partiti di maggioranza nella scelta del successore di Paolo Romano, né tantomeno è stato sottoscritto alcun documento di sostegno a Foglia”. Alla base dei contrasti nel centrodestra c’è la richiesta di Forza Campania, Udc e il gruppo di lady Mastella di dare un nuovo assetto politico alla giunta Caldoro. I tre gruppi rivendicano un assessorato. Ma non sarà facile per Caldoro accontentare tutti, anche perché lo stravolgimento dell’esecutivo potrebbe far saltare definitivamente i già fragili equilibri all’interno della maggioranza. Da segnalare che Stefano Caldoro non era presente, al suo posto, si fa per dire, il padre Antonio, uno dei massimi dirigenti del Psi, che ha fatto capolino nella sala antistante l’aula salutato con affetto da tantissime persone.
Mario De Michele
