”Come Giovanni Paolo II dico: Non abbiate paura, aprite il cuore alla speranza e, aggiungo io, anche alle primarie”. Dopo cinque anni il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, ci riprova e lancia da Napoli la sua candidatura alle primarie per la scelta del candidato del centrosinistra a presidente della Regione Campania. ”Ci riproviamo – annuncia – e, come dice Renzi, la seconda volta è quella buona”. ”Ogni settimana persa è un punto in meno nella partecipazione dei cittadini – sottolinea -. Ogni settimana persa nella liturgia della politica politicante è un colpo”. ”Che state aspettando? – domanda riferendosi al suo partito – Io sono tra quelli che ritengono che le scelte andavano fatte te mesi fa. C’è voluta pazienza, che i tempi fossero maturi. Se qualcuno pensa che la Campania possa essere una colonia sbaglia – conclude – le soluzioni devono essere trovate qui”. De Luca ha poi parlato della questione ambientale e della ricerca di soluzioni per bonificare il sito di stoccaggio di ecoballe di Taverna del Re. De Luca ha poi iniziato a parlare dell’elemento centrale del suo programma “il lavoro”. Il sindaco di Salerno ha invitato i presenti a non cadere nel tranello dell’accelerazione della spesa, fondi già a disposizione e che si rischia di perdere per l’azione del governo Caldoro che in pochi mesi prova a fare ‘ammuina’ per coprire quanto non fatto in questi mesi. Il nodo centrale di questa parte d’intervento è il corretto utilizzo dei fondi europei. Parlando di mobilità De Luca ha sbeffeggiato Vetrella, non nominandolo: “Con questo assessore torneranno i cammelli, le corriere. In molte aree interne non ci sono più collegamenti e noi riprenderemo il progetto abbandonato da Caldoro”. Chiuso il capitolo lavoro De Luca ha iniziato a dare battaglia sulla sanità. In questo settore De Luca sta smontando i “successi” elencati da Caldoro la scorsa settimana. “Non è tempo di demagogia, non si può giocare nelle strutture sanitarie. Non si può fare di queste i luoghi dove si infoltiscono clientele”. Stoccate anche al Pd definito in ritardo: “Sono alternativo al correntismo di partito. Non parlo coi capocorrente, mi piace parlare con i cittadini. Stiamo attenti perché la gente normale rischia di perdere la pazienza”.