“Napoli è stata privata in questi anni di grandi industrie, di banche di rilievo nazionale, di alcune imprese filiali delle multinazionali. I centri di decisione di queste strutture produttive, una volta localizzati a Napoli, sono stati cancellati oppure sono stati trasferiti altrove”. Lo scrive su facebook Antonio Bassolino, candidato alle primarie del Pd a Napoli. ”Negli ultimi venticinque anni sono scomparsi o sono stati assorbiti i marchi che avevano fatto la storia della nostra città, come il Banco Napoli. Personalmente ho contrastato in passato come potevo la deindustrializzazione del nostro territorio. Forse tutti avremmo potuto opporci più energicamente alla perdita di autonomia del Banco di Napoli. Candidandomi a Sindaco di Napoli mi riprometto di prestare una particolare attenzione agli insediamenti produttivi che si localizzano nella nostra città e da qui si espandono sui mercati del resto d’Italia nonché all’estero. Dobbiamo rompere l’isolamento delle nostre imprese, così come dobbiamo sbloccare la nostra città che è stata isolata da de Magistris. Le imprese e le attività finanziarie promosse dagli imprenditori napoletani, se sarò Sindaco, troveranno nel Comune di Napoli un alleato nei loro progetti di espansione e di proiezione sui mercati esterni”, conclude Bassolino.