“Il Pd ha il dovere di fare chiarezza indipendentemente dai ricorsi, mi auguro che a livello nazionale ora prevalga la politica e non le questioni formali, perché il quadro per il Pd a Napoli è davvero complicato”. Lo afferma Elisabetta Gambardella, presidente del Pd di Napoli ed esponente vicina ad Antonio Bassolino. Gambardella, che sarà venerdì alla nuova riunione convocata dall’ex governatore per fare il punto, spiega che accogliere il nuovo ricorso di Bassolino, che chiede di rivotare nei seggi contestati dopo il video di Fanpage sarebbe un segnale da parte de Pd “che il partito non chiude gli occhi di fronte a questa vicenda. Se sono sicuri del risultato ottenuto perché non andare a votare? Sarebbe un gesto di rispetto anche per chi ha votato in quei seggi e magari oggi si sente defraudato. Poi Bassolino accetterebbe il risultato. Sarebbe invece sbagliato scegliere di fare come gli struzzi, minimizzare, perché è anche dalle piccole cose che si deteriora il rapporto con gli elettori”. Un rapporto che Bassolino in questi mesi di campagna elettorale, invece è riuscito a ricucire: “Bassolino – sottolinea Gambardella – ha messo in moto meccanismo di consenso che forse non gli veniva più riconosciuto, forse la sua candidatura è stata sottovalutata, qualcuno pensava che dopo la vicenda dei rifiuti Bassolino non avesse più appeal tra gli elettori, invece non è così. Credo che abbia riportato a votare alle primarie anche tante persone che si erano allontanate dal Pd e che se non si fa chiarezza su questa vicenda torneranno ad allontanarsi alle elezioni. E infatti molti di quei sostenitori spingono per la lista civica”. Uno strappo forte a cui Gambardella ancora non pensa: “Non mi sono ancora posta il problema – spiega – vediamo se da Renzi arriva un segnale di distensione e interesse per la città”.

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