Più che un rinvio sembra la pietra tombale sulle primarie per la scelta del candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione. Su espressa richiesta di Assunta Tartaglione, segretario campano del Pd, il presidente del partito Stefano Graziano ha convocato per il prossimo 30 dicembre alle 15.30 la direzione regionale. All’ordine del giorno lo slittamento (il secondo) della consultazione elettorale. La nuova data per la celebrazione delle primarie sarà il primo febbraio, ma appare sempre più evidente che alla fine non se ne farà nulla. E l’aspirante governatore del centrosinistra sarà scelto a tavolino, per buona pace di Vincenzo De Luca e Andrea Cozzolino. Ben presto il sindaco di Salerno e l’europarlamentare dovranno chiudere i propri comitati elettorali già inaugurati in diverse parti della Campania. Si è scherzato. Le primarie non si faranno. Da tempo si sta lavorando a un nome gradito a Roma che possa trovare il consenso a livello territoriale. Non si è fatto ancora strada quello di Gennaro Migliore. L’ex deputato di Sel è ben visto dai vertici dem ma non piace sul piano locale. E allora crescono le quotazioni di Venanzio Carpentieri. Il segretario provinciale del Pd di Napoli e sindaco di Melito è sponsorizzato dal capogruppo in consiglio regionale Lello Topo. Il profilo è quello giusto: giovane e renziano. Ma non è escluso che a furia di fare nomi per poi scartarli, alla fine la possa spuntare la Tartaglione. Il leader campano dei Democrat ha già ricevuto un’investitura popolare vincendo le primarie regionali che si sono tenute circa un anno fa. Per scongiurare la resa dei conti tra i sostenitori di De Luca e quelli di Cozzolino ci si potrebbe rifugiare dietro al nome del segretario, al quale non sarebbe facile dire di no. Fra l’altro anche la Tartaglione ha i numeri per giocarsi la partita delle regionali, anche più di Carpentieri: è giovane, renziana e donna. Tutte doti che piacciono al premier.

Mario De Michele

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