Le primarie del Pd per la scelta del candidato alla presidenza della Regione Campania si faranno. E Pina Picienro sarà in campo. A un solo patto: la stragrande maggioranza delle correnti dovranno, volenti o nolenti, appoggiarla per neutralizzare l’offensiva di Enzo De Luca, che già parla da governatore in pectore intensificando i suoi interventi al vetriolo sulla gestione Caldoro. In altre parole, l’europarlamentare casertana dovrà essere “blindata” per evitare una figuraccia. In vista delle regionali del 2015, la linea romana dettata da Matteo Renzi è chiarissima. Anche se nessuno lo ammette e mai lo ammetterà, la strategia è quella di far apparire la candidatura della Picierno frutto di una scelta partita dalla base dei Dem e non, come è sempre avvenuto, imposta dall’alto. Proprio in questa ottica è stata, almeno per il momento, accantonata l’idea iniziale di bypassare le primarie indicando direttamente l’europarlamentare. Ma non solo. Isolare la “mina vagante” De Luca sarebbe un altro risultato perseguito da Roma per avere pienamente in mano le redini del partito campano, sempre al centro di forti turbolenze nonostante l’avvio di una fase unitaria. Non sono pochi i nodi da sciogliere. In primis, bisogna mettere d’accordo tutti i renziani. Il segretario regionale Assunta Tartaglione e il consigliere regionale Mario Casillo non amano la Picierno. E spingono per De Luca. Anche l’altro europarlamentare casertano Nicola Caputo tifa per il sindaco di Salerno. Ancora tutta da definire anche la posizione delle altre componenti: lettiani e dalemiani in testa. Se il mare resta molto agitato si potrebbe profilare un’ampia convergenza sull’ex ministro Luigi Nicolais. E a quel punto la Picierno se ne resterebbe a scaldare la poltrona al Parlamento europeo. Con grande rammarico di Caldoro che vedrebbe sfumare la ghiotta occasione di vincere facile.
Mario De Michele