NAPOLI – “Il governo Monti di fatto commissaria il comune di Napoli. Per accedere al modesto piano di aiuti previsto, l’ente dovrebbe riconoscere il predissesto, aumentare al massimo le aliquote delle tasse comunali, dismettere il patrimonio immobiliare non strategico e varare tutta una serie di misure che impediscono qualsiasi politica di sviluppo della città”.
Lo dice il senatore del Pdl, Nitto Francesco Palma, commissario regionale del partito in Campania. “La linea del Governo dimostra l’inefficacia delle politiche economiche di De Magistris. Il PdL, per tutta la campagna elettorale, responsabilmente, aveva detto ai napoletani che senza una legge speciale che stanziasse fondi importanti per la città non si andava da nessuna parte. All’epoca era possibile procedere in questa direzione, ed il governo Berlusconi era d’accordo. De Magistris ha sempre negato questa necessità, ed oggi, da un lato il governo non ha più la possibilità di intervenire in modo significativo, dall’altro l’ente ha perso ulteriormente credibilità non avendo attuato alcun piano di risanamento e sviluppo. Dopo solo un anno e mezzo dall’insediamento di De Magistris – conclude – siamo passati dall’annunciata rivoluzione arancione che avrebbe dovuto risolvere ogni problema, al commissariamento della gestione dell’ente che porterà i napoletani ad essere i più tassati d’Italia”.