“Neanche il tempo di sollevare una discussione sull’esistenza di una grande questione morale in Regione Campania derivante dal massiccio coinvolgimento di numerosi consiglieri nel filone di indagine sull’utilizzo dei fondi pubblici che ecco profilarsi, all’orizzonte, un’altra inquietante ipotesi che potrebbe testimoniare, se vera, il nesso tra politica (ed il conseguente consenso elettorale che ne deriverebbe) e quella parte di mondo imprenditoriale che tuttora fa affari con la Regione”. Lo dice, in una nota, il senatore Vincenzo D’Anna, vicepresidente del gruppo Gal, ma eletto in Campania nelle file del Pdl-Fi. Per D’Anna “sarebbe bene che l’apatico governatore Stefano Caldoro esprimesse il suo pensiero in proposito, soprattutto allorquando si affaccia l’ipotesi che vi siano candidati in lista con il centrodestra i familiari di alcuni imprenditori che gestiscono servizi per conto dell’ente campano o che siano risultati vincitori di gare d’appalto della Regione. A cominciare dall’Arcadis che, per molto tempo, è stata un vero e proprio porto delle nebbie nonché un catalizzatore di consensi”. “Ci riserviamo di fare nomi e cognomi all’atto della presentazione delle liste” conclude il senatore del Gal.

 

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui