Nino Daniele, assessore comunale alla cultura a Napoli, non sarà il candidato di Sel e di altre forze di sinistra alle prossime elezioni regionali in Campania, come prospettato nei giorni scorsi. Lo ha comunicato in serata lo stesso Daniele al coordinatore regionale di Sel, Salvatore Vozza. Daniele sostiene che alle questioni politiche poste “in modo serio, coraggioso, limpido, responsabile e generoso” da Sel “insieme ad altre forze di sinistra e dei movimenti” sulle alleanze e i programmi per la più importante Regione del Mezzogiorno e una delle più importanti del Paese non tocca a lui rispondere ma – afferma – al “Pd, al suo gruppo dirigente nazionale e al candidato Enzo De Luca”, vincitore delle primarie del centrosinistra in Campania. “Candidato – aggiunge Daniele – verso il quale le valutazione pur critiche sono state sempre rispettose”. “Ritengono di avere tutta la forza e tutte le ragioni per dar vita a un progetto di cambiamento e a un’unità riformatrice credibile e sufficiente a battere la ‘destra’ e Caldoro, aprire una nuova stagione di speranza e sottrarre la Campania al cono d’ombra avvilente e ingiusto in cui è relegata? – si chiede Daniele – È tutta intera su di loro la responsabilità di una risposta, di un’iniziativa, di una decisione”, conclude Daniele. La comunicazione di Daniele è stata commentata da Salvatore Vozza Segretario regionale di Sel: “Proseguiremo il lavoro per dare un’alternativa di governo credibile rispetto ai disastri prodotti da Caldoro e dal centrodestra”.. “Le sue parole – afferma Vozza in una nota firmata come coordinamento delle forze civiche e di sinistra – ci confermano che un dirigente politico accorto, lo è sopratutto nella consapevolezza della complessità del momento che stiamo attraversando. Lo ringraziamo dunque, anche per aver espresso la volontà di voler essere insieme con noi nel percorso che ci porterà alle elezioni”. “Ci spetta – aggiunge Vozza – mettere in campo una proposta di candidato a Presidente e una coalizione in grado di parlare alle tante persone che in questi mesi hanno assistito preoccupate allo scontro interno al PD e che oggi, dopo i tanti rinvii delle primarie, si vedono prospettare una soluzione come quella di De Luca, che in base a quanto prevede la legge Severino, non potrà assumere, qualora fosse eletto, la carica di Presidente”. “Pur in questo scenario – afferma Vozza – il PD continua a trattare la Campania, i gravi problemi che vivono i cittadini, in modo irresponsabile: la sua classe dirigente infatti, non riuscendo a decidere, affida le sorti della Campania a un ricorso al Tar. È la certezza di questo stallo istituzionale – conclude Vozza – che ci motiva ancora di più a mettere in campo una forte alternativa di governo”.