“Chi immagina, in Consiglio Regionale, di modificare le regole del gioco a partita in corso sappia che troverà la forte resistenza di Area Popolare. Non consentiremo a chicchessia di modificare la legge elettorale per il tornaconto di qualche forza politica o per danneggiarne altre. Qualsiasi modifica a partita in corso va concordata e decisa con tutti i giocatori in campo”. Così Luigi Barone, componente della Direzione Nazionale di Ncd a proposito della proposta di modificare il sistema di sbarramento per le elezioni regionali in Campania. “L’attuale norma prevede l’obbligo per le liste di ottenere almeno il 3 per cento dei voti al fine di accedere al riparto dei seggi; si vorrebbe modificare questa legge prevedendo l’accesso al riparto dei seggi soltanto per le liste collegate ad un candidato presidente che abbia superato il 10 per cento dei voti. Ovvero, se una lista dovesse prendere l’8 per cento dei consensi (circa 200mila voti) non otterrebbe alcun consigliere regionale se il candidato presidente non abbia superato il 10 per cento”, prosegue Barone, il quale ritiene “questa proposta irricevibile e irriverente per i campani. E’ indispensabile rispettare la volontà degli elettori e la base del 3 per cento (quasi 100mila voti) è una giusta proporzione per accedere al riparto dei seggi. In ogni caso qualsiasi modifica deve essere equilibrata e condivisa; non si può presentare un emendamento senza una concertazione con tutte le forze politiche”, spiega il componente della Direzione Nazionale Ncd. “E non ci vengano a dire che è una proposta per ‘fregare’ il Movimento 5 Stelle, Sel o la Sinistra. Ncd non voterà mai un provvedimento che restringe gli spazi di libertà e democrazia; non saremo complici della ‘tagliola’ a danno di movimenti e partiti ritenuti non allineati”, conclude Barone.

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