“Come al solito, anche quest’anno, al 31 dicembre la Regione Campania non si è dotata della legge finanziaria perché il centrodestra in Aula ha approvato solo il Bilancio. Si è inaugurato però un metodo nuovo e a dir poco ortodosso: una banale delibera di natura tecnica è stata scambiata per la legge finanziaria e da domani sarà in discussione in commissione. Non c’è mai fine al peggio”. Così il capogruppo regionale del Pd, Raffaele Topo, e il vice capogruppo Antonio Marciano. “Come l’anno scorso – spiegano Topo e Marciano – Caldoro ha rinunciato a legiferare ed approvare nei tempi dovuti la legge finanziaria regionale. In più non si è nemmeno sforzato di presentare in commissione bilancio un provvedimento per esaminare e valutare la programmazione economica e finanziaria”. “Il rischio concreto – concludono Topo e Marciano – è che una delibera tecnica sul diritto allo studio, che non ha alcun carattere né finanziario né di programmazione, si trasformi, in un provvedimento “omnibus”, che non affronta i gravi problemi che vivono i cittadini campani, ma risponde solo ad esigenze elettorali”

 

 

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