NAPOLI – Un pool di magistrati, “uomini, mezzi e strutture” che si occupi del problema dei rifiuti tossici e delle conseguenze sul territorio e sulla salute. Dino Di Palma, responsabile nazionale Salute di Sel, spiega che occorre la stessa struttura che “fu messa in piedi per l’amianto”.
Di Palma ricorda che “quando si cominciò a parlare dei rischi dell’amianto per la salute, ci sentivamo dire che non c’erano evidenze scientifiche di quanto si affermava”. Poi sono arrivate le prove e “così come fu istituito un pool anti amianto guidato da Guariniello, serve un pool per il problema dei rifiuti”. Sel Campania fa fronte compatto e chiede bonifiche, leggi,trasparenza, inasprimento delle pene per chi commette reati ambientali e una mappa dei territori realmente inquinati. Sinistra ecologia e libertà annuncia le prossime mosse, mentre alla Camera è già in discussione una mozione presentata lo scorso mese e si è in attesa della calendarizzazione del documento anche al Senato. Così confermano l’adesione alla manifestazione “Fiume in piena” del prossimo 16 novembre spiegando che non è loro intenzione “mettere un cappello politico a un movimento fatto di persone, ma di partecipare come cittadini, senza bandiere né simboli di appartenenza” e un incontro pubblico sabato 9 novembre, hanno già organizzato un incontro pubblico a Villaricca, nel Napoletano, al quale prenderanno parte tutti gli eletti e i riso stabili di Sel e Claudio Fava, vicepresidente della Commissione parlamentare Antimafia. Contro il rischio che “l’agroalimentare, eccellenza produttiva campana, subisca un collasso, serve una mappatura definitiva e chiara così da indicare quali sono i territori inquinati e quali no”. Sul fronte delle ecoballe, ribadiscono il ‘No’ all’inceneritore. Ben venga, piuttosto, la strada dell’apertura delle stesse ecoballe. “Gli esperti dicono che sono composte per lo più da rifiuti secco – dice Di Palma – allora apriamole, recuperiamo tutto il possibile e solo dopo ci si ponga il problema di come smaltire ciò che non può essere riciclato”. Il senatore Giuseppe De Cristofaro ribadisce che la “battaglia” a tutela dell’ambiente e della salute “va combattuta in Parlamento e sui territori” e chiede “controllo sulle bonifiche con meccanismi di trasparenza per impedire che chi ha inquinato possa procedere alle bonifiche”. Da De Cristofaro arriva anche l’invito a non dividersi. “Il movimento fa bene ad evitare strumentalizzazioni – conclude – ma solo uniti si vince”.