”Per cinque volte abbiamo ricevuto una visita della Guardia di Finanza e sempre con lo stesso capo d’imputazione. Credo che sia giusto chiudere una vicenda contornata da troppi equivoci”. A parlare è Gennaro Nocera, a capo di Forza Italia in Consiglio regionale, gruppo al quale la magistratura contesta, tra le altre, spese per circa 11mila euro in pasticceria. ”Di questo non so nulla, all’epoca non ero capogruppo dell’ex Pdl ora Forza Italia, sono stato nominato capogruppo nell’ottobre del 2012 – dice – prima di me c’era Fulvio Martusciello che è tranquillamente fuori dall’indagine”. ”Non so il perché – afferma – andrebbe chiesto al magistrato”. Nocera spiega che durante i suoi 33 anni da ”consigliere comunale a Casoria, non ho mai ricevuto nemmeno una carta volante con la quale mi si chiedeva di comparire davanti a qualcuno”. E poi Nocera spiega che ”di 60 consiglieri, 45 sono nuovi” non provenienti cioè dal vecchio Consiglio, e ”se siamo arrivati qui non è perché siamo un’associazione a delinquere”. La carenza normativa regionale che non prevedeva la rendicontazione obbligatoria per le spese dei gruppi ”non ci ha dato una mano” e ”oggi è difficile andare a vedere tra le carte quelle che sono state le spese degli anni passati”. ”Questo ci mette in una situazione di grande disagio – sottolinea – ma i magistrati possono andare a vedere dai conti correnti quelle che sono state le spese e la magistratura ha possibilità di andare a vedere i conti corrente”. Certo Nocera non esclude che ”possa esserci una pecora nera tra noi”. ”Non vedo perché questa legislatura sia stata così attenzionata da parte della magistratura – aggiunge – Probabilmente fa parte di un disegno più ampio e dobbiamo capire dove si vuole arrivare”. ”Non sono un commercialista né un fiscalista – conclude – Quando siamo arrivati in Consiglio, ci siamo attenuti a quelle che erano le regole che c’erano”.

 

 

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