I fatti del Comune di Roma in questi giorni sono “l’anticipazione di quello che potrebbe succedere con un Governo del Paese a Cinque Stelle”, sono i risultati di “approssimazione, propagandismo, volgarità, moralismo da quattro soldi, presunzione”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. De Luca, parlando a Kiss Kiss Napoli, ha detto, commentando ancora il caso Muraro, che “l’esperienza di Roma è significativa per diversi fattori a partire dalla trasparenza zero: chi decide a Roma? Sento parlare di direttorio ma che c’entra con le istituzioni? I Cinque stelle erano quelli che volevano portare tutto sul web qui invece c’è totale oscurità e mancanza di trasparenza. Ora sono passati dalla trasparenza al totale occultamento dei fatti”. De Luca è tornato poi sulla questione morale: “Hanno visto – ha detto – cosa significa fare i moralisti della domenica: la morale si pratica non si afferma. Aggredire la dignità delle persone strumentalizzando ogni vicenda giudiziaria è facile, ma quando ci si confronta con il governo, con le normative aggrovigliate, si capisce quanto è difficile l’azione di governo. Sarebbe irresponsabile immaginare un Governo nazionale con questi soggetti”. Commentando il caso-Muraro al Comune di Roma, De Luca ha fatto un parallelo con la vicenda di Stefano Graziano, il consigliere regionale del Pd in Campania indagato e per il quale poi è stata chiesta l’archiviazione. “Qualche settimana fa – ha detto De Luca – hanno fatto una buffonata contro un consigliere regionale che non aveva avuto neanche il rinvio a giudizio e che può dire oggi che ha avuto la richiesta di archiviazione da parte del pubblico ministero”. “Ora – ha aggiunto il governatore della Campania – sappiamo che c’è un assessore indagato a Roma e adesso che fanno i Cinque Stelle? Escono dalla sala del consiglio comunale di Roma? Meno vaffa day e più concretezza”.