“Proprio nei giorni in cui la Corte dei Conti bacchetta la Regione Campania per le eccessive consulenze in sanità, raccomandando l’utilizzo delle professionalità interne, la So.Re.Sa., centrale unica di acquisto per la sanità, bandisce una gara da 30 milioni di euro per consulenze esterne ad Asl e aziende ospedaliere. Denaro pubblico che per tre anni entrerà nelle tasche di consulenti, che dovranno garantire servizi di raccolta dati alle strutture sanitarie della Campania. Ci domandiamo: questo lavoro non lo svolgeva l’ARSAN, l’Agenzia Regionale Sanitaria della Campania, chiusa dal presidente De Luca e bollata come struttura clientelare? Lo stesso De Luca rassicurò tutti dicendo che il lavoro che svolgeva l’agenzia sarebbe stato portato avanti dagli uffici regionali con un risparmio di 8 milioni di euro. Numeri sparati a caso, visto che il personale ex ARSAN che pesava per il 90 per cento sui conti dell’agenzia, è stato riassorbito in altri uffici regionali ed evidentemente è inutilizzato, mentre si procede al reclutamento di consulenti esterni per oltre trenta milioni di euro. La sprecopoli di De Luca non ha limiti”. Lo denuncia il capogruppo del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino che punta il dito contro gli sprechi e la malagestione del presidente De Luca con velleità di divenire Commissario ad acta proprio alla Sanità. “L’ARSAN svolgeva servizi di monitoraggio e raccolta dati nella sanità regionale – attacca Ciarambino – ma De Luca doveva fare titoli sui giornali e punire gli avversari politici, per cui ha chiuso l’agenzia in tutta fretta senza pensare a come colmare quel vuoto operativo ed ora corre ai ripari in modo scomposto”. “Il braccio operativo dell’operazione è So.Re.Sa., che lo scorso 6 febbraio ha avviato una procedura milionaria per esternalizzare una serie di attività a consulenti esterni con grande dispendio di denaro pubblico, – sottolinea – mentre la sanità campana affonda e non si garantiscono neanche i servizi essenziali”. “La So.Re.Sa., nonostante si dichiari in recenti convegni ‘casa di vetro’ – evidenzia Ciarambino – è presieduta da Giovanni Porcelli, ex sindaco di Mugnano nominato da De Luca, dal cui curriculum non si evincerebbero i requisiti di professionalità previsti dallo statuto per occupare quella poltrona, e per questo chiederemo un parere all’Anac. Inoltre tra i membri del consiglio d’amministrazione siede Giulia Abate, ex consigliere regionale del Pd, che quindi in base alla legge non potrebbe ricoprire quell’incarico”. “Per Abate, in particolare, – spiega – abbiamo inoltrato più di una segnalazione all’Anac e siamo ancora in attesa di risposte”. “Da un lato la So.Re.Sa non riesce a sbloccare l’appalto per la vigilanza delle strutture sanitarie – conclude Ciarambino – con proroghe di favore a una miriade di società private di vigilanza, che causano un enorme aggravio dei costi, dall’altro bandisce una procedura di oltre 30 milioni per consulenze esterne di servizi che garantiva la ARSAN le cui spese di personale sono ancora a carico della Regione Campania”.