Blocco del turn over? “Non è scritto nel Vangelo, è frutto di una volontà politica”. Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera dice che per sbloccare il turn over nel comparto della sanità campana “basterebbe acquistare qualche F35 in meno”. “Anche per lo sblocco del turn over – afferma partecipando a una riunione con i sindacati del settore nell’ospedale Cardarelli di Napoli – basta un emendamento di 4-5 righe per avere risultati”. Finora, a suo avviso, “gli amministratori regionali si sono limitati a fare gli amministratori di condominio, hanno provato a far quadrare qualche conto che però lo stesso non torna”. “Manca un’idea di sanità in Campania – aggiunge – Basta chiedere ai cittadini in che condizioni versa qui la sanità. Bisogna mettersi a un tavolo e cominciare a riflettere su cosa vogliamo, ma non con queste persone che l’hanno distrutta”. Occorre, per l’esponente del Movimento Cinque Stelle, capire “quali sono le priorità e per farlo serve una nuova classe politica regionale”. L’auspicio è che “alle prossime regionali i cittadini se ne accorgano”, dice pensando all’appuntamento elettorale del marzo 2015 prossimo per il rinnovo dei vertici di Regione e Consiglio regionale. Di Maio, pur riconoscendo che “qualche amministratore di condominio sta provando a fare qualcosa, ma ci sono troppi tagli”, dipinge un quadro fosco non solo delle politiche regionali in fatto di sanità, ma anche per le strutture ospedaliera, prima fra tutte l’Ospedale del Mare che definisce “un buco nero”. Per migliorare le cose, basterebbe, secondo il vicepresidente della Camera, “sfruttare le risorse europee per le Smart Cities e investire sulla tecnologizzazione della sanità”. “Ma nonostante stiamo arrivando miliardi, non si riesce nemmeno a intercettare – conclude – perché alla Regione c’è gente che è incompetente a intercettare i bandi”.