“Spudoratamente il Pd, nonostante il parere negativo del ministro Lorenzin, in Commissione Bilancio approva l’emendamento pro De Lucam così da consentire al presidente della Campania di diventare commissario alla sanità. Si chiude il cerchio del voto di scambio di De Luca col governo Renzi” – Lo dice Valeria Ciarambino, membro della Commissione Sanità e consigliera regionale del M5S, che ieri, insieme a una delegazione di consiglieri, ha depositato un esposto in Procura per la vicenda dell’induzione ai metodi clientelari del presidente della Campania – “Proprio stamane la Guardia di Finanza ha acquisito l’audio dell’incontro a porte chiuse – sottolinea Ciarambino – dove alla promessa di portare migliaia di voti al Si, siglata da De Luca, si faceva esplicito riferimento a finanziamenti pubblici coi 300 amministratori locali”. “Il presidente ha istruito gli amministratori Pd della Campania – attacca – facendo sfoggio di consolidate tecniche di voto di scambio pro ‘sì’ al referendum”. “E Renzi è stato di parola – aggiunge – concedendogli i poteri commissariali e nuovo spazio clientelare”. “Il presidente del Consiglio si rimangia la sua stessa legge, che sanciva l’incompatibilità della carica di presidente di Regione con quella di commissario alla sanità, e mette la sanità nelle mani di De Luca – fa notare la Ciarambino – L’80% del bilancio regionale nelle mani di chi è reo confesso di incitazione al clientelismo: possiamo solo immaginare cosa ne sarà della sanità campana, già devastata dalla politica clientelare degli ultimi 20 anni”. “E’ l’ultimo tassello di un disegno che parte dalla legge regionale di De Luca sulle nomine dei direttori generali in sanità, in aperto contrasto con la legge Madia eppure mai impugnata dal Governo – conclude l’esponente del M5S – che consente al ras della Campania di nominare direttamente e con totale discrezionalità i manager in sanità senza nessuna trasparenza né meritocrazia. Nella legge di semplificazione, in discussione la prossima settimana, De Luca prova a completa l’opera di controllo assoluto sulla sanità, modificando anche i criteri di nomina dei direttori dei distretti. Noi ci opporremo con tutte le nostre forze”.