Individuazione, supervisione e controlli dei siti industriali dismessi nell’area nord di Napoli. Questa la proposta avanzata dal Consigliere metropolitano Agostino Pentoriero ed oggetto di discussione nelle primissime settimane dell’anno tra i dirigenti del PD area Nord. In un clima di massima allerta sulla questione terra dei fuochi e ambiente sembra doveroso in primis fare un inventario delle aree industriali abbandonate per poi effettuare controlli e verifiche circa la presenza di materiali pericolosi e nocivi. L’esistenza di manufatti in cemento genera apprensione e preoccupazione rispetto ai rischi per la salute che possono derivare dall’esposizione a fibre di amianto in essi contenute. “Abbiamo la necessità – spiega Agostino Pentoriero – che l’intera area a nord di Napoli sia sottoposta ad un controllo approfondito sulla questione affinché si possa fugare ogni dubbio circa la dannosità che eventualmente si potrebbe determinare per gli abitanti di questi territori nel caso di presenza di rifiuti e materiali tossici. Occorre tenere presente che il rischio dipende anche dalla probabilità di rilascio di fibre di amianto sia in aria che nel suolo. Per questo è necessario in ugual modo verificare anche lo stato di conservazione dei manufatti e delle stesse strutture costruite già dai primissimi anni 60. Sulla questione interviene l’Onorevole Michela Rostan, membro della commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti che ha dichiarato: “Tutela dei cittadini e salvaguardia dell’ambiente in primis. Qualunque attività che va in questa direzione non venga risparmiata”. E ribadisce:” Se ai siti industriali dismessi a nord di Napoli occorrono controlli che si facciano. I piani di riqualificazione delle aree industriali dismesse di Bagnoli, Pompei, Giugliano sono necessari e doverosi ma non si possono trascurare le altre zone industriali abbandonate solo perché meno estese. Negli anni abbiamo visto sempre meno netta la demarcazione fra la zona industriale e quella urbana. Quindi è ragionevole effettuare le verifiche”.