NAPOLI – Il mondo delle associazioni, delle piccole e medie imprese, dell’università e della ricerca si sono dati appuntamento questo pomeriggio a Palazzo San Giacomo, per confrontarsi su idee, progetti e documenti per dare seguito concreto alla costituzione dell’associazione ‘Napoli Smart City’.
“La parola d’ordine per la Napoli del domani è ‘smart’ – spiega Tommaso Sodano vicesindaco e primo firmatario della delibera in materia approvata lo scorso mese dalla giunta -. Il Comune di Napoli sta lavorando per ridisegnare la città in modo che sia improntata alla sostenibilità, ad una migliore organizzazione dei servizi offerti ai cittadini e ad una maggiore interazione con essi, affinché vengano adottate dai governi locali misure e politiche che rispondano veramente ai loro bisogni. Per i cittadini consiste dunque in una città maggiormente vivibile, dove trovano una giusta integrazione l’ambiente, le persone, le tecnologie”. Alla riunione, molto partecipata, erano presenti i rettori delle Università partenopee, dell’Unione degli industriali, della Camera di commercio, dell’Associazione di piccole e medie imprese, i rappresentanti del Cnr, dell’Enea, dell’Anea, dell’Ambra, dell’Istituito di vulcanologia. “Grandi e piccoli soggetti – prosegue Sodano – pronti a collaborare per realizzare il progetto della Napoli Smart e per concretizzare la candidatura della città ai bandi del Miur e provare a raggiungere, inoltre, l’ambito traguardo di diventare una delle trenta città europee più smart scelte dall’Ue. Questa amministrazione – conclude Sodano- dall’inizio ha messo in campo una serie di misure per rendere la città ‘intelligente’: dall’estensione della raccolta differenziata porta a porta alla zona a traffico limitato, dalla pista ciclabile all’installazione di impianti fotovoltaici sugli edifici pubblici; dalla sostituzione del parco lampade da incandescenti a risparmio energetico per l’illuminazione pubblica alla promozione della zona a talento liberato”.