NAPOLI – “Statale del Vesuvio, una via di fuga? Macché, è una via di morte. Inutile, il suo commissariamento. La priorità è la messa in sicurezza della 268, con il completamento di lavori che si stanno aspettando da troppo tempo. Occorre un impegno concreto di tutti gli attori coinvolti nella gestione e nella manutenzione di una strada che, così com’è, non serve a niente, se non a produrre morti”. Lo dichiara Nello Di Nardo, segretario regionale dell’Italia dei Valori in relazione all’ipotesi di commissariamento della statale 268, avanzata all’indomani dell’ennesima strage stradale che si è consumata nei comuni vesuviani.

“Non vorrei che la nomina di un commissario ad hoc- continua Di Nardo- si trasformasse in un facile alibi per chi ha il dovere istituzionale di controllare la statale e renderla sicura, a partire dall’Anas. Nel dibattito nato dopo l’ennesimo incidente mortale ho sentito dire che è impossibile chiudere la 268, così come chiesto dagli amministratori locali, perché si tratta di una via di fuga in caso di eruzione. Sulla carta sarà pure vero, ma di fatto la 268 non assomiglia neanche lontanamente a una strada degna di questo nome: cumuli di rifiuti sul lunghi tratti, nessun dispositivo efficace per monitorare la velocità dei veicoli, controlli assai scarsi. Invece che pensare a un ulteriore livello di governo, quale sarebbe un commissario ad hoc, ognuno faccia la propria parte per dare sicurezza alla 268 e alle centinaia di cittadini che la percorrono ogni giorni e che mettono, loro malgrado, a repentaglio la propria vita”.

 

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