“Caldoro oggi promette “cambiano i costi dei codici bianchi nei pronto soccorso da 50 a 25 euro”. Ma i dati delle prestazioni di pronto soccorso dell’ospedale più importante del Mezzogiorno, il Cardarelli, dicono che su 90000 prestazioni i codici bianchi sono solo 1040, di cui il 65% esenti. Ciò significa che, con la riduzione annunciata da Caldoro, il risparmio è di solo 16000 euro”. Il capogruppo regionale del Pd, Raffaele Topo, sgonfia l’annuncio fatto dal Presidente della Regione, dimostrando, con un esempio e, cifre alla mano, che per i democratici si tratta di “un intervento irrisorio”. “Per i cittadini campani – insiste il capogruppo del Pd – il vero problema è che dal mese di settembre di ogni anno devono pagare il costo intero delle prestazioni, il cui valore si aggira intorno agli 80 – 100 milioni di euro, per effetto del tetto di spesa. Caldoro insomma butta fumo negli occhi”. “Due anni fa – ricorda Topo – in un’intervista al Mattino lo stesso Caldoro prometteva che, dal 2013, avrebbe ridotto le addizionali regionali IRPEF e IRAP per effetto della fine del commissariamento. Come è noto dal commissariamento non si è usciti (per responsabilità sua) e le addizionali restano ancora”. “L’effetto della rimodulazione dei ticket sanitari annunciata – conclude Topo – è stimata in 14-15 milioni di euro, troppo pochi se paragonati ai 162 milioni che i cittadini campani avrebbero risparmiato con la riduzione delle addizionali regionali”.