“I controlli sono ripresi questa mattina e stiamo seguendo il programma che era stato predisposto il 19 maggio”. Giovanni Romano, assessore all’Ambiente della Regione Campania, spiega che, in seguito allo stop DL Governo sui controlli nella Terra dei Fuochi, “la conclusione dei lavori slitterà solo di qualche giorno rispetto ai 30 giorni che avevamo” “Abbiamo deciso di continuare nonostante il blocco – dice – sembrerebbe un atto di disobbedienza civile, ma riteniamo di dover lavorare perché è nostro dover andare avanti e completare il programma”. Nell’incontro in programma a Roma, a palazzo Chigi, “capiremo qual è l’orientamento della cambia di regia”. “Noi auspichiamo che ci si convinca che la direzione centralizzata non porta da alcuna parte se non all’impasse – afferma – c’è bisogno di un ragionevole equilibrio tra coloro che vivono quotidianamente sul territorio e lo conoscono e chi dall’esterno deve controllare il nostro operato. Non ci siamo mai sottratti e volgiamo essere si controllati, ma non bloccati”. Romano precisa che non è in atto “alcun braccio di ferro con il Governo” perché siamo tutti dalla stessa parte, cioè della comunità campana che esige chiarezza e informazioni”. “Stiamo facendo questo lavoro per individuare le zone che devono essere interdette all’uso agricolo – ricorda – non dimentichiamo il gravissimo danno in termini di immagine ed economico che ha avuto il settore agroalimentare campano”. “A tutto questo si può porre rimedio, anche in prospettiva di Expo 2015 – conclude – conoscendo le caratteristiche, utilizzando chi che si deve utilizzare e bloccando ciò che deve essere bloccato, per farlo dobbiamo agire in fretta”.