NAPOLI – Il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro e l’assessore alle Attività Produttive Fulvio Martusciello hanno presentato oggi, in sala giunta, il disegno di legge regionale sulle norme in materia di tutela della concorrenza nel settore della distribuzione commerciale.

Erano presenti  il consigliere regionale cofirmatario con Martusciello della proposta di legge Pasquale Giacobbe, il presidente di Confesercenti Campania Vincenzo Schiavo e il presidente di Confcommercio Campania Maurizio Maddaloni.

 

La proposta di legge punta a promuovere le attività economiche, semplificando le procedure amministrative e affermando il principio che l’esercizio dell’attività commerciale è libero.

 

Principi generali

Gli obiettivi perseguiti dalla proposta di legge sono:

–        Il pluralismo delle strutture distributive e delle diverse forme di vendita, con particolare riguardo al riconoscimento e alla valorizzazione del ruolo delle piccole e medie imprese e della identità commerciale del territorio;

–        La libertà di concorrenza, sia nell’accesso al mercato che nel suo funzionamento corretto e trasparente, in condizioni di pari opportunità, salvaguardando il pluralismo delle forme distributive;

–        La libertà di impresa e di stabilimento e la libera circolazione delle merci;

–        La riqualificazione dei centri storici e dei centri urbani attraverso lo sviluppo e la valorizzazione delle attività commerciali;

–        La sostenibilità ambientale dello sviluppo del sistema commerciale ed il risparmio di suolo, incentivando il recupero e la riqualificazione urbanistica di aree e strutture dismesse e degradate;

–        L’efficienza, la modernizzazione, lo sviluppo della rete distributiva e l’evoluzione tecnologica dell’offerta;

–        La semplificazione amministrativa e l’innovazione tecnologica delle procedure.

 

Sportello unico per le attività produttive

Il punto di accesso per i procedimenti amministrativi disciplinati dalla legge è costituito dallo sportello unico per le attività produttive (SUAP).

Criteri di programmazione urbanistica

 

La proposta di legge regionale favorisce l’insediamento degli esercizi di vicinato nei centri storici e nei centri urbani e prevede la presenza di medie strutture nei centri urbani e quella delle grandi strutture di vendita nelle aree periferiche.

Viene espressamente vietata l’apertura di nuove grandi strutture di vendita, nelle parti del territorio interessate da agglomerati urbani che rivestano carattere storico, artistico e di particolare pregio ambientale.

 

Parametri di valutazione per l’insediamento delle grandi strutture di vendita

 

La compatibilità territoriale delle grandi strutture di vendita è soggetta a parametri di valutazione quali lo studio dell’impatto ambientale, dell’incidenza che il traffico della clientela produrrà sul sistema viario e l’analisi delle ricadute occupazionali.

 

Saranno considerati fattori di premialità per il rilascio dell’autorizzazione sia l’impegno da parte dei titolari delle grandi strutture a commerciare i prodotti alimentari ed extralimentari di origine campana su almeno il 5% del totale dei prodotti venduti,  sia l’impegno di attrezzare idonei spazi sotto il profilo funzionale e igienico-sanitario per la vendita di giornali quotidiani, riviste, periodici e libri.

 

Incremento e salvaguardia dell’occupazione

 

L’ampliamento delle medie e delle grandi strutture di vendita è autorizzato se è garantita l’assunzione di nuovo personale e/o il reimpiego di personale già operante negli esercizi da accorpare o concentrare.

Per le aperture nei giorni festivi è previsto che almeno il 20% delle ore di lavoro sia svolto da nuovi dipendenti oppure da quelli occupati, ma solo mediante concordata turnazione.

 

Valorizzazione del commercio nei centri storici

Per la riqualificazione delle attività commerciali nei centri storici e dei centri commerciali naturali, viene istituito un fondo che sarà alimentato con le somme derivanti dall’incremento del 20% degli oneri di urbanizzazione primaria dovuti per la realizzazione delle grandi strutture di vendita ubicate fuori dai centri urbani.

Il DdL punta, inoltre, alla riconversione a destinazione commerciale di impianti produttivi completamente dismessi da almeno tre anni.

 

Liberalizzazioni delle vendite promozionali

Nel rispetto delle leggi europee e nazionali sulla concorrenza e sull’informativa commerciale, le vendite promozionali potranno essere effettuate in tutti i periodi dell’anno, anche insieme ad altre iniziative di vendita straordinaria.

 

Osservatorio regionale sulla rete commerciale

La Regione assicura, con la collaborazione dei comuni e delle camere di commercio un sistema coordinato di monitoraggio, attraverso la costituzione di apposito Osservatorio, al quale partecipano anche i rappresentanti degli enti locali, delle organizzazioni dei consumatori, delle imprese di commercio e dei lavoratori dipendenti.  L’Osservatorio regionale ha il compito di monitorare l’entità e l’efficienza della rete di vendita e di verificare l’effettiva realizzazione dei processi di liberalizzazione del settore a cui la proposta di legge regionale mira.

 

Agevolazioni per il Commercio ambulante

La proposta di legge regionale prevede due provvedimenti specifici a favore dei commercianti sulle aree pubbliche:

 

1)   le concessioni di posteggio scadute dopo la recente riforma del D.Lgs. n. 58/2010, saranno nuovamente prorogate di ulteriori 5 anni, quindi, secondo i casi, fino a maggio-luglio 2017.

2)   è prorogato all’anno successivo all’emanazione della legge regionale l’obbligo di presentazione del DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva), quale requisito essenziale per il rilascio delle autorizzazioni commerciali sulle aree pubbliche.

 

Promozione del commercio elettronico

Adeguamento delle forme speciali di vendita alla normativa europea e nazionale, per quanto attiene le vendite negli spacci interni, mediante apparecchi automatici, per corrispondenza e televisione, presso il domicilio dei consumatori.

Azioni di promozione  per agevolare l’utilizzo del commercio elettronico allo scopo di tutelare gli interessi dei consumatori e migliorare la competitività globale delle imprese, con particolare riferimento alle piccole e alle medie.

 

Maggiore tutela del cittadino, cliente – consumatore

I nuovi parametri minimi per i servizi accessori di cui devono dotarsi le medie e grandi strutture di vendita, nel rispetto della normativa nazionale, sono migliorativi per il cittadino, cliente –consumatore, ai fini della migliore fruibilità delle strutture commerciali, in termini di migliori possibilità di parcheggio auto, servizi igienici, aree destinate a verde, maggiore tutela dei cittadini diversamente abili.

 

 

 

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