L’Agea ha avviato il recupero di 179 milioni di euro di fondi Ue indebitamente percepiti negli ultimi 10 anni dai produttori agricoli. Lo annuncia la Corte dei Conti, dalla cui indagine e’ partita l’operazione che – spiega un comunicato dei magistrati contabili – ha messo in risalto un numero ”sensibilmente elevato” di reati ”attribuibili a raggiri, artifici o comportamenti comunque fraudolenti e a false dichiarazioni”. Il 43% dei recuperi è concentrato in Campania e Sicilia.

”Un plauso ai controlli della Corte dei Conti tesi a smascherare chi ha percepito fondi europei in maniera indebita”. Così Daniela Nugnes, assessore all’Agricoltura della Regione Campania, in merito all’indagine che ha portato l’Agea ad avviare il recupero di 179 milioni di euro di fondi europei indebitamente percepiti negli ultimi dieci anni. ”La Regione Campania – prosegue – è al lavoro, insieme all’organismo pagatore e alla luce delle raccomandazioni fornite dalla Corte dei Conti nel corso di questi 10 anni di audit effettuati sul territorio nazionale, per intensificare le attività di controllo anche con l’ausilio delle moderne tecnologie e per rendere operativo un costante monitoraggio delle situazioni debitorie, anche per facilitare la compensazione tra debiti e crediti. Dalla relazione a noi nota della Corte dei Conti, però, l’incidenza sulle irregolarità della Campania non supera lo 0,5%. ”L’obiettivo, comunque, è quello di garantire la massima trasparenza nella gestione delle risorse comunitarie che, per gli imprenditori agricoli, rappresentano una forte spinta economica e un incentivo al miglioramento delle aziende”, conclude la Nugnes.

 

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