“Ancora una volta i fatti di cronaca riaprono la dolorosa piaga della violenza sulle donne, che abbiamo provato in questi anni a sanare con una legge regionale della quale sono stata relatrice”. Lo afferma Angela Cortese, segretario della commissione regionale Politiche sociali. “Purtroppo, nonostante siano stati stanziati oltre 4 milioni per i centri antiviolenza e siano partiti tutti i bandi, si è proceduto ad affidamenti molto discutibili che rischiano di trasformare una buona e utile pratica nell’ennesimo sperpero di soldi pubblici ad uso e consumo dei soliti amici. Ecco perché – spiega Cortese – ho rivolto un’interrogazione all’assessore alle Politiche sociali Bianca D’Angelo, chiedendo conto del motivo per cui sono stati adottati criteri di selezione che sul piano delle competenze e delle esperienze non mostrano alcuna correlazione con la ratio e le finalità di quei servizi. Di fronte alle violenze fisiche, morali e psicologiche, per le quali la Campania detiene un mortificante primato, è dovere delle istituzioni non lasciare sole le donne. E a maggior ragione, è inaccettabile – conclude il consigliere regionale del Pd – che quegli sportelli, chiamati a svolgere un delicato e fondamentale servizio per la tutela della dignità, della libertà e dei diritti delle donne, si trasformino in un irresponsabile business elettorale”.