“Una direttiva ministeriale che revoca tutti gli incentivi” a Whirlpool è quella che si accinge a firmare il ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio “perché in Italia ci dobbiamo far rispettare”. Questa è in estrema sintesi la linea dura che intende adottare il governo.
“Hanno avuto circa 50 milioni di euro dal 2014 a oggi”, ha detto il vice premier a Rtl spiegando che Whirlpool “non ha tenuto fede ai patti e si è rimangiata la parola e dice di voler chiudere lo stabilimento di Napoli”. “Se vieni in Italia e prendi i soldi dello Stato non è che poi te ne vai e chiudi gli stabilimenti tenendo un atteggiamento contrario ai patti”.
Sulla situazione nel governo Di Maio assicura che “Il vertice è andato bene perché ci siamo dati degli obiettivi che sono quelli della riduzione delle tasse e di far approvare la legge sul salario minimo e di ottenere dei buoni risultati per gli italiani”. E alla domanda se sia tregua armata con Salvini, ha risposto che “c’è tregua se si lavora per gli interessi degli italiani, non c’è tregua se invece si decide di vivacchiare. Se si tutelano gli interessi italiani andiamo Avanti”.
“Nessuno riuscirà mai a mettermi contro il presidente del Consiglio perché Conte ha sempre portato avanti le battaglie all’Unione europea con il governo italiano e continueremo a farlo”.
“Per me di manovre restrittive non se ne deve neanche parlare”, ha ribadito il pentastellato, precisando che “in questo momento lavoriamo alla nuova legge di bilancio e mettiamoci dentro le cose che servono agli italiani e mi aspetto che sul salario minimo, visto che c’è già un’apertura, già oggi si cominci a lavorare molto meglio”. “Non so prevedere il futuro ma non credo che andranno fino in fondo”, ha proseguito in merito alle decisioni dell’Ue sulla procedura di infrazione per l’Italia. “Non credo che l’obiettivo sia andare contro l’Unione Europea, ma di abbassare le tasse e migliorare la condizione degli italiani. Per ottenere quell’obiettivo ci vuole dialogo con la Ue ma anche prese di posizione ferme”.