Le preoccupazioni del WWF, denunciate da diversi anni, circa la pericolosità degli inceneritori si stanno confermando in pieno. Quindi il WWF denuncia l’assurdità e l’insostenibilità ambientale di procedere con la realizzazione di nuovi impianti di incenerimento in Campania. Nel solo inceneritore di Acerra, ad esempio,
potrebbero essere smaltite circa 2000 tonnellate al giorno di rifiuti (solo con questo impianto siamo la terza regione d’Italia per capacità di incenerimento), ma nulla di quanto immesso scomparirà, perché in Natura: nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma, ne deriva che il fuoco convertirà i rifiuti in una serie di sottoprodotti altamente pericolosi: Un impianto del genere produrrà ceneri e scorie pari a circa il 30% in peso di ciò che vi entrerà: · su 2000 tonnellate in entrata di rifiuti, al giorno, produrrà 600 tonnellate, al giorno, di ceneri e scorie da smaltire in discariche, · emetterà comunque ogni giorno oltre 11,5 milioni di metri cubi di fumi che, con il loro carico di inquinanti, contamineranno aria, suolo e acque. “E’ questa la scomoda verità che viene largamente sottaciuta o dichiarata “controllabile”,- ha detto Alessandro Gatto, Presidente del WWF Campania“ – ma la tragica esperienza della gestione dei rifiuti in Campania e i gravi casi di cattiva conduzione degli inceneritori in altre parti d’Italia inducono il WWF, oggi più che mai, a denunciare tutti i rischi per la salute e l’ambiente che derivano dalla messa in funzione di questa tipologia di impianti”. Del resto anche un impianto che rispetti i limiti di legge potrà emettere (a norma) fino a 100 picogrammi di diossine (e molecole simili), per metro cubo. Si tenga sempre presente che diossine, furani, PCB, metalli pesanti ed altri elementi sono particolarmente pericolosi in quanto persistenti (tendono a concentrarsi nell’ambiente) e bioaccumulabili (tendono a concentrasi lungo la catena alimentare). L’impianto di Acerra, per esempio, anche se dovesse emettere meno di 50 picogrammi di diossine per metro cubo (ossia la metà del limite previsto dalla normativa) emetterà comunque ogni giorno un quantitativo totale di queste sostanze pari a circa 550 milioni di picogrammi. Considerato che la dose tollerabile giornaliera per un adulto di 70 kg di peso è di circa 140 picogrammi, la quantità di diossine che sarà ogni giorno emessa dall’inceneritore di Acerra, equivarrà alla dose giornalmente tollerabile per una popolazione di quasi 4 milioni di individui adulti: quasi 10 volte l’intera popolazione di Acerra. Lo stesso discorso potrebbe essere fatto per tutti gli altri composti inquinanti: a ulteriore prova che gli attuali limiti di legge rappresentano una “condizione necessaria ma non sufficiente” a tutelare la salute dei cittadini e dell’ambiente. Il WWF da anni ha proposto, in Campania, un ciclo dei rifiuti virtuoso, basato su riduzione alla fonte, raccolta differenziata spinta (cioè con percentuali molto superiori al 60%) rivolta esclusivamente al riciclo della materia, compostaggio dei rifiuti organici e trattamento meccanico “a freddo” per la frazione residuale Se dovesse essere pienamente attuato il Piano rifiuti del Governo regionale, a causa del sovradimensionamento degli impianti di incenerimento, si annulleranno le politiche più virtuose di trattamento dei rifiuti che devono passare attraverso la diminuzione della produzione e il decollo delle raccolte differenziate finalizzate al recupero di materia.