Ticket mensa delle materne alle stelle. Il costo di un singolo pasto è salito da 2.81 euro a 4.06 euro. Calcolatrice alla mano, un euro e 25 centesimi in più. Via social Antonino Santillo ha annunciato che per i mesi restanti alla fine dell’anno scolastico la giunta sta trovando una soluzione per mantenere invariato il costo: “Stiamo individuando le risorse necessarie per applicare una riduzione, subito dopo l’approvazione del bilancio di previsione 2025-2027, prevista per il 15 aprile”. E ha aggiunto: “Sappiamo bene quanto l’aumento dei costi in generale abbia pesato sui bilanci familiari e sui servizi comunali. Proprio per questo, stiamo facendo tutto il possibile per alleggerire quanto prima il peso di questo servizio sulle famiglie” (foto in basso).

In realtà, la soluzione del problema è semplicissima e a portata di mano. Non c’entra nulla il nuovo bilancio. Serve la volontà politico-amministrativa. Basterebbe infatti che il sindaco, gli assessori e il presidente dell’assise rinunciassero alle indennità di carica per soli due mesi. Facciamo due rapidi conti. Vengono erogati circa 8mila pasti mensili, cioè 400 al giorno per 20 giorni, per cui l’incremento del ticket ammonta a un totale di 23mila euro per i restanti due mesi e mezzo di attività scolastica. In pratica, bisogna reperire 23mila euro per non gravare sulle famiglie.

Antonino Santillo e Pasquale Pellino

Bene. Il sindaco Santillo intasca 4.140 euro mensili, al suo vice Pasquale Pellino toccano 2.277 euro, mentre 1.863 euro al mese spettano singolarmente agli assessori Tonino Russo, Annalisa Cinquegrana, Elvira Caccavale e Luigi Macchia e al presidente del civico consesso Giuseppe Massaro. Quasi 15mila euro mensili. In un anno si arriva a 180mila euro. Rinunciando per due mesi ai loro lauti stipendi gli amministratori troverebbero in un baleno quasi 30mila euro, ampiamente sufficienti per coprire la differenza dei costi del ticket mensa, pari a circa 23mila euro, al momento a carico delle famiglie.

Torniamo al post di Santillo: “Stiamo facendo tutto il possibile per alleggerire quanto prima il peso di questo servizio sulle famiglie”. Perfetto. Allora sindaco, assessori e presidente dell’assise rinuncino per appena due mesi alle indennità di carica. Problema risolto. Volere è potere. Con i fatti, non a chiacchiere.

Mario De Michele

IL POST DI ANTONINO SANTILLO

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