Maria Marsilio è di nuovo responsabile del settore finanziario del comune di Orta di Atella. L’incarico, durevole fino al prossimo 4 maggio, salvo modifica o revoca anticipata, è stato conferito oggi dal sindaco Antonino Santillo (link in basso). Sicuramente una buona notizia per l’ente locale. La funzionaria, già capoarea in passato, è garanzia di serietà e competenza. Prende il posto ricoperto a scavalco da Valeria Vellone dal 21 novembre 2024 al 31 gennaio 2025.
Sul piatto di Marsilio c’è già una prima patata rovente, ereditata dal suo predecessore. Si tratta del famigerato appalto diretto da 30mila euro alla GE.FIN.PA., ditta di proprietà di Svitlana Vasechko, cittadina ucraina, residente a Falciano del Massico, che si è avvalsa della consulenza di Salvatore Sciaudone, anche lui di Falciano del Massico come Vellone. Non solo, ai tempi in cui era funzionario presso i comuni di Falciano del Massico e di Portico di Caserta, Sciaudone ha conferito sei affidamenti diretti alla SOGEST, società all’epoca amministrata dalla stessa Vellone, per un totale di oltre 40mila euro. Peraltro la GE.FIN.PA., attiva da appena 7 mesi prima di ottenere l’appalto, non ha dipendenti. Ciò nonostante, Vellone non solo ha conferito l’incarico diretto alla ditta ma contestualmente all’affidamento le ha liquidato già il 50% dell’importo (tutti i link in basso). Ora c’è da saldare i restanti 15mila euro. Al momento in cui scriviamo sull’albo pretorio del comune di Orta di Atella non vi è traccia della determina di liquidazione, quindi l’onore dovrebbe ricadere su Marsilio.
Una bella gatta da pelare. L’appalto è coperto da nuvole nere. Sono tanti i punti su cui far luce. I consiglieri Antonio Sorvillo e Nicola Margarita di Fare Democratico per Orta Verde hanno presentato una richiesta di accesso agli atti chiamando in causa il segretario comunale Assunta Mangiacapre, da poco nominata responsabile della trasparenza e dell’anticorruzione. Già soltanto per questa chiara presa di posizione, Ferdinando D’Ambrosio, leader del gruppo politico-consiliare, meriterebbe la fascia tricolore (link in basso). Sarebbe un bene per la collettività. Ma finora non è ancora arrivato alcun chiarimento sull’appalto. In una situazione del genere la dottoressa Marsilio non avrà un compito facile. Siamo convinti che se l’iter dell’affidamento non sarà definito fin nei minimi dettagli la funzionaria difficilmente salderà la GE.FIN.PA. In gioco ci sono 15mila euro di soldi pubblici.
La nomina di Maria Marsilio a responsabile del settore finanziario assume una particolare rilevanza anche per un altro aspetto non trascurabile. Con un recente post Fb del sindaco Santillo e del presidente Giuseppe Massaro, i due esponenti istituzionali, tra le tante bugie (scripta manent), hanno riversato su Italia Notizie la ridicola colpa di impedire ai dipendenti dell’ente di assumersi responsabilità di capoarea e a quelli di altri comuni di accettare l’incarico di funzionari a scavalco, perché sarebbero scoraggiati “dall’immagine distorta e denigratoria diffusa” su Orta di Atella. Su questo punto non vado oltre perché Santillo e Massaro risponderanno delle loro accuse diffamatorie e calunniose nelle sedi competenti. E, come è già avvenuto per Salvatore Del Prete Magò”, braccio destro del timoniere dell’assise, prima o poi verrà fatta giustizia (clicca qui).
Ma il decreto di oggi è la prima prova della totale infondatezza degli attacchi di Santillo e Massaro. C’è di più. Lo scorso 28 gennaio, il primo cittadino ha conferito un altro incarico di responsabilità nominando Vito Buonomo responsabile del settore Politiche per il Territorio (link in basso). Buonomo, già in servizio a scavalco a Orta di Atella dal maggio 2024, ha accettato di fornire la sua professionalità all’ente locale a titolo gratuito perché è andato in pensione il primo gennaio di quest’anno. Per buona pace delle assurde accuse di Santillo e Massaro nei confronti di Italia Notizie. Quante menzogne. C’è addirittura chi a Orta di Atella ci lavora gratis, giustamente, senza preoccuparsi degli organi di informazione. Probabilmente il sindaco e il presidente del consiglio non hanno guardato il mitico “Palombella Rossa” di Nanni Moretti, altrimenti saprebbero che “le parole sono importanti”. E nelle sedi preposte i fatti e gli atti sono ancora più importanti. Sono macigni.
Mario De Michele
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