
Se finora le responsabilità del totale immobilismo amministrativo sembravano diffuse oggi appare chiaro che il fallimento dell’attività di governo risiede nel patto d’acciaio tra il duo Antonino Santillo-Gianfranco Piccirillo e Orta Prospettiva Futura. La maggioranza infatti è stratta nella morsa letale del sindaco e di suo cugino e del gruppo consiliare capitanato da Nicola Russo e composto dai consiglieri Raffaella D’Ambrosio e Anna Cirillo. Ormai da tempo la fascia tricolore ha eretto una cortina di ferro tra sé e Giuseppe Massaro, come se il presidente dell’assise e il suo movimento RinnoviAmo Orta, formato dalla leader Tiziana Dirasco e da Raffaele Lampano, fossero degli orpelli fastidiosi, utili soltanto a garantire i numeri per tenere in piedi la coalizione. Una sorta di ruota di scorta da tirare fuori dal bagagliaio in caso di foratura. Per il duo Santillo-Piccirillo e per gli esponenti di ex Coraggio il team di Massaro viene percepito sempre più come un ostacolo alle loro mire espansionistiche.

Il sindaco, suo cugino e Orta Prospettiva Futura hanno di fatto occupato tutti i principali posti al sole. Il vice di Santillo è Pasquale Pellino, eletto come l’assessore all’Urbanistica nella lista Coraggio. Anche il presidente dell’Acquedotti Francesco Petrella e il membro del comitato tecnico Francesco Cirillo, padre della consigliera Cirillo, sono espressione dei “coraggiosi”. Che finora hanno avuto un bel coraggio a scaricare le colpe del disastro amministrativo su Massaro e company e sui consiglieri Francesco Lettieri e Antonio Chianese di Orta Democratica. Un andazzo che non è andato giù al presidente del civico consesso e a Mimmo Lettieri, ideatore e coordinatore di Rinascita e Resilienza per Orta, movimento politico-consiliare che oltre ai citati Lettieri e Chianese conta anche sul capogruppo Pasquale Lamberti.

Da un lato Massaro, con il prezioso ausilio dell’architetto Salvatore Del Prete, dall’altro Mimmo Lettieri, a capo di tre consiglieri perbene, stanno ponendo un argine alle possibili derive di un’amministrazione sempre più distante dai problemi della collettività e ripiegata sugli interessi di bottega. Mentre la città langue il sindaco galleggia su accordi di potere. In cima alla lista dei desideri c’è il mega affare del supermercato da realizzare nell’area dell’ex distilleria Leanza, di proprietà della famiglia Damiano, imprenditori locali titolari anche del centro commerciale “Fabulae”. L’assessore Russo spinge da mesi per portare in assise il progetto. Santillo, Piccirillo e Orta Prospettiva Futura sono pronti a dare l’ok. Ma è tutt’altro che scontato il voto favorevole di RinnoviAmo Orta e di Rinascita e Resilienza per Orta.

I dubbi di Massaro e Lettieri sono legittimi. L’insistenza dell’assessore Russo desta più di una perplessità. Tutti sanno che è il tecnico di fiducia dei Damiano. Si pone un problema non solo di opportunità ma anche di trasparenza. Ma Russo e Orta Prospettiva Futura insistono. Addirittura sta prendendo sempre più forma un’altra operazione milionaria, quella dell’ampliamento del “Fabulae”. Già dalla sua nascita la struttura presenterebbe gravi difformità urbanistiche. Dare il via libera all’ampliamento sarebbe una follia. Un rischio che Giuseppe Massaro, Salvatore Del Prete, Mimmo Lettieri e Pasquale Lamberti non hanno alcuna intenzione di correre.
Insomma nella maggioranza si sono consolidate due componenti: una pronta a tutto, l’altra prudente che non vuole smarrire la strada della legalità. Non sarà facile ricomporre la frattura. In particolare il presidente del consiglio è stufo perché Santillo e i suoi alleati parlano di tutto ma non degli impegni assunti con elettori. Qualcuno ha addirittura intenzione di “sanare” un intero palazzo abusivo. Si trova in via Ciardulli, strada di collegamento con la zona Pip. È rosso e bianco. Come i colori della Svizzera.
Mario De Michele












