Dal cilindro di Giuseppe Massaro e Salvatore Del Prete “Magò” esce il nome di Luigi Macchia per la poltrona di assessore ai Lavori pubblici e Bilancio. Non è una faccia nuova per Orta di Atella. Nel 2018, ai tempi della sua sindacatura, Andrea Villano gli attribuì la delega all’Urbanistica. Macchia fece parte della giunta assieme a Peppe Roseto, Maria Grazia Zagaria, Luigi Di Lorenzo e Katia Sorvillo fino allo scioglimento del consiglio comunale. Il prescelto del presidente dell’assise e del suo braccio destro è stato ricercatore della facoltà di Ingegneria di Aversa e ha pubblicato una serie di opere sull’abusivismo edilizio (sic!). Ha maturato un’intensa esperienza anche in alcune importanti città europee tra cui Madrid e Barcellona. Insomma ha le carte in regola per ricoprire al meglio la carica di assessore, anche se il suo principale campo di conoscenza è l’urbanistica. Inoltre bisognerà vedere se sarà messo nelle condizioni di operare nel solco della trasparenza da quelle componenti della maggioranza che hanno ben altro in mente. Quel “partito dei tecnici” che anche in questa consiliatura ha fatto ripiombare la città nel passato, con assessori professionalmente incompatibili e incarichi tecnici conferiti con il misurino della politica. Un altro neo per Macchia potrebbe essere quello di lavorare con Massaro. C’è il rischio di una sorta di “ingerenza” del timoniere del civico consesso nell’attività dell’esecutivo. Ufficialmente l’assessore in pectore è espressione del trio di consiglieri composto da Raffaele Lampano, Gennaro Colella e Tiziana Dirasco. Ma in realtà è un nome di fiducia di Massaro. E infine c’è una contraddizione in termini. Macchia è un esperto di antiabusivismo edilizio. Si troverà a braccetto con gli esperti mondiali di abusivismo edilizio, coloro che hanno svolto un ruolo di primissimo piano negli anni del sacco della città. Si creerebbe una situazione paradossale in cui il diavolo e l’acqua santa siederebbero allo stesso tavolo. Continueranno a prevalere le tentazioni luciferine oppure ci sarà qualche ventata di santità, alias legalità? Chissà…
Per l’altro assessorato ancora vacante, quello alla Pubblica istruzione, che deve essere assegnato a una donna per il rispetto delle quote rosa, la forsennata ricerca del nome finora non ha sortito gli effetti sperati. Il consigliere indipendente Ciro Palladino ha proposto Arcangela Del Prete. Ma la preside della scuola media Massimo Stanzione non ha raccolto l’invito. Comprensibile. Da qui la doppia azione messa in campo da Gianfranco Piccirillo, mentore e cugino del sindaco Antonino Santillo. In prima istanza l’ex fedelissimo di Angelo Brancaccio sta lavorando alla conferma di Annalisa Cinquegrana, assessore “fantasma” e sua cognata. In queste ore invece ha lanciato un nuovo assalto al consigliere indipendente Pasquale Lamberti per convincerlo di far tornare nell’esecutivo sua cugina Florentia Lamberti, dimessasi dopo la cacciata dalla giunta del vicesindaco Andrea Villano. È difficile, quasi impossibile, che Pasquale Lamberti si faccia ammaliare dalle sirene di un posto al sole. A differenza di altri, non ha mai rincorso le poltrone. Siamo certi che, come sempre, anche stavolta Lamberti non si svenderà. Tra lui e Piccirillo c’è una differenza abissale. Come quella tra Batman e Joker.
Mario De Michele