Il 14 e 15 maggio, date delle comunali, non sono alle porte. Ma nemmeno tanto lontane. Aprile sarà il mese della presentazione delle liste. A Orta di Atella, chiamata al voto, si intensificano gli incontri. Sono ancora interlocutori. Ma diventano sempre più stringenti proprio per l’approssimarsi delle elezioni. Come sempre i nodi da sciogliere avvolgono i candidati sindaco. Il risultato delle urne dipenderà molto dalla “grande coalizione”. Uno schieramento, ancora in nuce, che potrebbe unire anime diverse con un mix di vecchio e nuovo. La partita si gioca sul crinale passato-futuro. Idem per i nomi degli aspiranti primi cittadini. Il “grande raggruppamento” deve decidere su chi puntare. Al momento c’è una poltrona per sei. Tre “vecchi” e tre “giovani”. Partiamo da quelli maturi. In lizza ci sono Giggino Ziello, Salvatore Del Prete “Monsignore” e Massimino Lavino. Il primo, capostipite dei socialisti, è già al lavoro per la formazione di una lista “pesante”. Del Prete è l’uomo di maggiore “garanzia”, ma la sua candidatura è per ora divisiva. Testa dura. Lavino sr è quello con minori chance. Non è abbastanza affidabile. Passiamo alle “nuove leve”. Anche in questo campo anagrafico la sfida è a tre: Antonino Santillo, Nicholas Lavino e Giuseppe Massaro. Il primo paga lo scotto di essere sponsorizzato da Gianfranco Piccirillo. In cielo, in terra e in ogni luogo nessuna si fida dell’ex fedelissimo di Angelo Brancaccio, Nicola Caputo, Gennaro Oliviero e Vincenzo Gaudino. Ha puntualmente tradito tutti nonostante i tanti benefit. Credibilità politica sotto zero: -60 gradi. Nemmeno in Siberia. L’errore da asilo nido di Santillo è andare a ruota di Piccirillo. Che sciocchezza. Come fa a non capire che Ermanno Guida è l’unico che potrebbe spinargli la strada della candidatura a sindaco? Mah. Fatti suoi. Discorso diverso per Nicholas Lavino. Il figlio di Massimino ha incassato l’ok di Andrea Villano. Non si sa come e perché l’ex primo cittadino lo abbia in gloria. Tant’è. Lavino jr ha però un limite: troppo presuntuoso. Un’incognita per una “grande coalizione” che mira rimettere assieme i cocci dopo oltre un decennio di faide all’insegna di esposti e colpi bassi. Il terzo giovane in pista è Giuseppe Massaro. L’ex consigliere comunale ha aderito ad Azione. A seconda dei punti di vista è in buona compagnia: Nando D’Ambrosio fa parte del progetto centrista. Entrambi portano in dote un consistente pacchetto di voti. La lista targata Massaro-D’Ambrosio inciderà. Non poco. Da qui le quotazioni in crescita di Massaro. Che per adesso non ha scelto da che parte stare. Se sarà lui il “prescelto” sarà una gamba del “grande schieramento”. E correrà per la fascia tricolore. Anche lui suscita perplessità. Troppo ambizioso. Rispetterà gli eventuali accordi? Dubbi e incertezza. Al netto delle aspirazioni dei 6 candidati sindaco una cosa è certa: la “grande coalizione” prenderà forma. Sarà sicuramente grande. Bisogna verificare quanto. In ogni caso lascerà il segno alle comunali. Un solco profondo.
Mario De Michele