C’è il gong per l’ultimo round di una querelle, stucchevole e ridicola, alimentata dal solito Gennaro Oliviero, sulla commissione del congresso del Pd casertano. Domani (lunedì 23 gennaio) si riunirà l’organismo nazionale per dare il placet ai nomi dei dem già inseriti dal commissario regionale del partito Francesco Boccia, poco prima della fine del suo mandato. La palla al nazionale è stata girata della commissione regionale che aveva indicato i seguenti membri: Giovanni Comunale, Costantino Leuci, Francesco Gatto, Alessandro Landolfi, Pino Moretta, Silvio Sasso, Laura Treviso, Annamaria Sadutto, Benedetta Del Vecchio, Barbara Golino e Camilla Bernabei. Una commissione che sarà confermata in toto, con l’unica novità rappresentata dall’ingresso di Alessandro Tartaglione in quota Articolo Uno. In pratica la commissione contestata da Oliviero, che non voleva Sasso, sarà la stessa di quella finita nel mirino del presidente del parlamentino campano. Per Oliviero e i suoi boys un’altra figuraccia che ha infastidito non poco i vertici nazionali del Pd. L’ostruzionismo del timoniere del consiglio regionale della Campania ha stufato in primis Stefano Bonaccini, candidato alla segreteria e appoggiato da Oliviero. Il governatore dell’Emilia Romagna ha piene le scatole degli interventi a gamba tesa contro altri suoi supporter casertani, tra i quali figurano Pina Picierno, che sarà il braccio destro di Bonaccini in caso di vittoria alle primarie, e Stefano Graziano, capogruppo Pd nella commissione Difesa della Camera. Oliviero continua a far perdere tempo e sposta l’attenzione su personalismi indigesti, facendo passare in secondo piano la discussione sui contenuti e il confronto sulla piattaforma programmatica di Bonaccini. Intanto circola su Whatsapp un documento che sarebbe stato redatto da Oliviero e inviato al senatore Alessandro Alfieri, al capogruppo dem in regione Mario Casillo, ai componenti della Ccmmissione regionale per il congresso. A onor del vero non sappiamo se sia un “falso”. Ci auguriamo di sì per il bene di Oliviero. Il capo del parlamentino campano nomina, lui stesso e solo lui, i membri della commissione provinciale per il congresso indicando tutti suoi fedelissimi: Nadia Canzano, Eugenia Oliva, Mara Papa, Carmine Bevilacqua, Pino Moretta, Giovanni Mannarella, e Amilcare Montano (foto in basso). Se il documento fosse vero, autografato da Oliviero, ci sarebbe da chiamare la Neuro. Bonaccini e i vertici nazionali del Pd chiederebbero un Tso. Con procedura d’urgenza.
Mario De Michele
LA COMISSIONE DI GENNARO OLIVIERO