
“Il risultato ottenuto in Campania rappresenta un patrimonio importante: siamo passati dai 90.000 voti delle politiche del 2022 agli oltre 110.000 di queste regionali. Siamo in netta crescita e non abbiamo alcuna intenzione di fermarci”. Con evidente soddisfazione Gianpiero Zinzi snocciola i dati della Lega alle regionali del 23 e 24 novembre durante una conferenza stampa alla Camera. Il deputato e coordinatore campano del Carroccio è affiancato dal leader nazionale Matteo Salvini, dal vicesegretario federale del partito Claudio Durigon e dal collega Roberto Marti. “Gli oltre 110.000 voti in Campania – ha detto Zinzi – sono un risultato di cui siamo orgogliosi. Voglio ringraziare i nostri 50 candidati e i tanti amici che ci hanno dato fiducia. E sono felice che nella mia Terra di Lavoro abbiamo fatto ancora una volta la differenza”.

Il numero uno della Lega campana, che è casertano, ha condotto il partito quasi in doppia cifra nella circoscrizione di Caserta con la percentuale record del 9,52%, addirittura davanti al Movimento 5 Stelle, che in Campania gode di un cospicuo bacino di voti e che sosteneva il candidato governatore pentastellato Roberto Fico, nettamente vincitore nella sfida contro il viceministro Cirielli. Ma nel Casertano, anche grazie al boom della Lega, si è registrato il divario meno ampio tra i due concorrenti per la presidenza della Regione Campania. Fico infatti si è fermato al 54,14%, mentre Cirielli ha toccato quota 43,51%, rispetto alla media regionale del 60,63% per l’esponente dei 5 Stelle e del 35,72% per il membro del governo Meloni.
Insomma, ancora una volta si è fatto sentire l’effetto Zinzi che, nonostante l’oggettiva difficoltà di trainare il simbolo delle Lega in Campania, dove un’ampia fetta di elettori considera il partito di Salvini “contro il sud”, ha consentito al Carroccio di raggiungere il 5,51% su scala regionale e di sfiorare la doppia cifra in provincia di Caserta, facendo eleggere tre membri nel parlamentino campano (Massimo Grimaldi, Mimmo Minella e Michela Rostan). Giustamente l’onorevole Zinzi ha rivendicato la “netta crescita del partito”. E com’è nel suo stile di “cacciatore di voto su voto” ha annunciato che né, lui né la Lega in Campania si fermeranno. Un monito ai partiti di centrosinistra. Ma forse anche agli alleati del centrodestra.
Mario De Michele












