SALERNO – “Il Pd a difesa del Tribunale di Sala Consilina e richiesta a Caldoro di andare in Consiglio per discutere del piano di riorganizzazione del sistema giustiziarlo in Campania”. E’ quanto emerso durante un incontro che si è tenuto oggi presso la federazione provinciale del Partito Democratico di Salerno a cui erano presenti: Enzo Amendola, segretario regionale; Nicola Landolfi, segretario provinciale; i parlamentari: Fulvio Bonavitacola, Tino Iannuzzi, Alfonso Andria; i consiglieri regionali: Donato Pica e Gianfranco Valiante; amministratori locali e rappresentanti del mondo della giustizia.
“La chiusura del Tribunale di Sala Consilina è l’effetto di una legge delega (contenuta nella legge n. 148 del settembre 2011) voluta e votata non da noi, ma dal Pdl con in testa il presidente della Provincia di Salerno, Edmondo Cirielli che invece di dire la verità continua solo a fare propaganda – dicono gli esponenti Pd – non è possibile penalizzare il territori del salernitano accorpando Tribunali che ricadono in due province, due regioni, due distretti di Corte d’Appello differenti”. “Occorre agire presto, prima che lo schema di decreto legislativo verrà posto all’esame delle Commissioni Giustizia del Senato e della Camera per il previsto parere obbligatorio ma non vincolante: quello sarà quello l’ultimo momento in cui attivare i margini pur ristrettissimi di modifica”, continuano. “In tutta questa vicenda, come sempre, c’é un grande assente: è il presidente della Regione. Stefano Caldoro assuma una posizione chiara a partire dalla settimana prossima, quando sarà ascoltato in audizione alla Commissione Giustizia con la conferenza Stato – Regioni. Inoltre, chiederemo con il nostro capogruppo, Giuseppe Russo, un Consiglio regionale per discutere sulla riorganizzazione del sistema giudiziario in Campania”, spiegano. “Non basta da sola il massimo dell’unità politica, pur necessaria – concludono gli esponenti del Pd – ma serve coesione anche da parte degli ordini professionali e dei magistrati. La politica del rigore è giusta, ma non si possono giustificare tagli indiscriminati a sedi giudiziarie importanti – come Sala Consilina – penalizzando la popolazione e gli utenti. Nei prossimi giorni il Pd si mobiliterà per sostenere le giuste ragioni dei cittadini, degli amministratori locali a difesa delle zone interne, dimenticate e abbandonate dalla giunta regionale”. (ANSA).