Si affida al salmo 64 (quello dell’innocente liberato da un complotto) il sindaco di Scafati Pasquale Aliberti per descrivere il suo stato d’animo da quando, venerdì scorso, è coinvolto in un’inchiesta giudiziaria, insieme ad alcuni collaboratori e alla moglie Monica Paolino, consigliere regionale di Forza Italia e presidente della commissione Antimafia del Consiglio regionale della Campania (che ieri si è dimessa dalla carica di presidente della commissione). Sul suo profilo Facebook, Aliberti, posta il salmo che recita così: “Ascolta, o Dio, la mia voce mentre a te dirigo il mio lamento; dal terrore del nemico preserva la mia vita. Proteggimi dall’assemblea dei malvagi, dalla turbolenta congrega dei malfattori. Poiché affilano la loro lingua come spada, scagliano le loro frecce, parole acerbe, per colpire di nascosto l’innocente; all’improvviso lo colpiscono senza alcun timore. Si fanno forti del loro agire perverso; si mettono d’accordo nel nascondere tranelli, dicendo: Chi li vede? Essi fanno progetti perversi, hanno messo a punto un disegno ben fatto. Un baratro è l’uomo e il suo cuore un abisso”. Il primo cittadino ringrazia quanti lo hanno appoggiato e dal social dice: “Abbiamo sentito grande il calore e l’affetto di tanti. In Dio troviamo la forza per superare le violenze di chi giudica senza conoscere i fatti di un inizio indagine di cui sappiamo ancora nulla. Certi della nostra assoluta estraneità – conclude Aliberti – vi auguro una serena domenica”.