Alla fine il confronto su Italia Notizie tra Gennaro Caserta, Dario Di Matteo e Alfonso Fattore non si farà. Va detto, per onore di cronaca, che i tre candidati sindaco alle comunali di Teverola, sentiti personalmente da chi scrive, ci avevano dato la loro disponibilità. Ma per motivi logistico-organizzativi-temporali non è stato possibile metterli attorno a un tavolo in diretta streaming per un’ampia discussione sulle principali tematiche di interesse pubblico. Non vogliamo entrare nei dettagli per non creare inutili polemiche a pochi giorni dal voto. Però va precisato che abbiamo riscontrato una certa difficoltà a rapportarci con alcuni referenti per limare i dettagli. Dopo una quindicina di telefonate senza risposta abbiamo deciso di desistere. Non è stato possibile interloquire per stabilire le modalità dell’iniziativa. Ripetiamo, non per colpa degli aspiranti primi cittadini. Il problema principale è stato individuare luogo, orario e data. Ci sono giunte voci discordanti. Qualcuno era propenso a usare il Vaticano come location. Ci siamo subito attivati: Papa Francesco ci ha dato l’ok ma Ratzinger si è opposto. Niente da fare. Altri preferivano Londra. Quando e dove? Stasera alle 21.00 allo stadio di Wembley. Impossibile. La struttura era già stata “affittata” dalla Uefa per la finale di Champions tra Real Madrid-Borussia Dortumud. Ci siamo trovati di fronte a un “muro giallo” invalicabile (questa la capiscono solo i tifosi di calcio). Qualcun altro ha chiesto di volare alto indicando la Torre Eiffel. Location suggestiva, per carità, ma con problemi audio. Per far sentire la voce dei candidati dalla vetta (324 metri) al pubblico in basso ci serviva l’impianto usato per il Festival di Woodstock. Purtroppo alcune casse sono andate perse. Anche l’ultima proposta, il Colosseo, non è andata a buon fine: la soprintendenza di Roma ha negato l’autorizzazione. A questo punto ci siamo manzonianamente arresi: questo confronto non s’ha da fare. Era destino. Ci scusiamo con i nostri lettori. Ce l’abbiamo messa tutta. Prendiamola a ridere.
Mario De Michele