Appena ricevuta la notifica dell’interrogatorio di garanzia ha deciso di dimettersi da consigliere di minoranza per affrontare il procedimento penale a suo carico da cittadino “semplice” senza coinvolgere l’amministrazione comunale e la lista Teverola Sostenibile in cui è stato eletto alle ultime elezioni. Anche Pasquale Buonpane lascia la carica istituzionale in seguito alla bufera giudiziaria che si è abbattuta sul comune di Teverola per fatti riguardanti la passata gestione amministrativa. Ieri hanno gettato la spugna il vicesindaco Tommaso Barbato e il consigliere di maggioranza Pasquale De Floris accusati, assieme a Buonpane e all’ex sindaco Biagio Lusini, di corruzione nell’ambito dell’inchiesta sulla lottizzazione sull’area di proprietà dell’imprenditore Pasquale Schiavone, sui lavori in via Roma e sul motel-agriturismo “La Sosta” della società Agribio, riconducibile ad Emilio Chianese. L’inchiesta vede coinvolte 15 persone tra politici, tecnici e imprenditori. Da quanto si apprende, gli ex amministratori locali sono accusati, tra l’altro, di un giro di mazzette per la concessione del permesso a costruire rilasciato dall’utc a Pasquale Schiavone sui terreni in località “Madama Vincenza”, di cui è proprietario. All’epoca dei fatti Barbato era sindaco, mentre De Floris e Buonpane ricoprivano la carica di assessore. Per loro e per Lusini è stato fissato dal gip Daniele Grunieri per il prossimo 8 ottobre l’interrogatorio preventivo in seguito alla richiesta di arresti domiciliari formulata dai pm Cesare Sirignano e Patrizia Dongiacomo. L’interrogatorio di garanzia è previsto dalla riforma Nordio in caso di richieste cautelari. Saranno interrogati anche Pasquale Schiavone, Emilio Chianese e Davide Vargas che per un periodo è stato responsabile del settore Urbanistica del comune di Teverola.
Mario De Michele