Partiamo dalla fine. Lì c’è il succo del libro di Italo Bocchino, intitolato “Perché l’Italia è di destra” – “Contro le bugie della sinistra”, edito da Solferino, presentato domenica scorsa ad Aversa davanti a una nutrita platea. L’autore ricava da un breve racconto, che gli ha confidato Aldo Cazzullo, il manifesto politico di Giorgia Meloni. Una sera, il noto e apprezzato giornalista del Corriere della Sera incontra per strada un netturbino che gli dice: “In tv non devi parlare male della Meloni”. Cazzullo chiede il perché. Il netturbino risponde: “Lei è una di noi”. Ecco il manifesto politico della premier. Secondo Bocchino “in Italia ad essere vicino al popolo non è la sinistra, è la destra”. Poi, il giornalista e scrittore si chiede: “Com’è possibile che la sinistra è passata da leader come Turati e Gramsci che passavano le giornate gomito a gomito con i proletari, a una leader come Elly Schlein, che paga l’armocromista 300 euro all’ora? Come si è passati dalle fabbriche e dai collettivi rivoluzionari ai cacicchi?”. Se lo chiedono anche milioni elettori di sinistra che non vanno più a votare perché non hanno ancora trovato una risposta. E avvertono, per dirla con Beppe Fenoglio, “un’irosa sensazione di peggioramento”.
Mario De Michele
LA VIDEO INTERVISTA A ITALO BOCCHINO