Sono ore decisive per il futuro del Terzo Polo. I venti guerra tra Carlo Calenda e Matteo Renzi non fanno presagire nulla di buono. Rischia di abortire già prima di nascere la coabitazione di Azione e Italia Viva in un partito unico. Calenda insiste nel chiedere a Renzi di sciogliere Iv per realizzare il progetto politico comune. I calendiani fanno sapere che “la pazienza del gruppo dirigente si è esaurita, se Renzi non vuole sciogliere Iv il partito unico non potrà nascere, basta tatticismi”. “Non c’è nessun tatticismo. Abbiamo deciso di fare un congresso democratico in cui ci si confronti a viso aperto e non con le veline anonime”, così in una nota Alessia Cappello e Ciro Buonajuto, portavoce nazionali del partito di Renzi. Che aggiungono: “Noi siamo pronti al congresso che Calenda ha chiesto di fare. E ci mettiamo nome e cognome. C’è qualcuno che cambia idea una volta al giorno, ma quel qualcuno non siamo noi”. Sulle frizioni all’interno del Terzo Polo abbiamo intervistato Gennaro Migliore: “Calenda deve accettare le regole democratiche, non si può decidere prima del congresso chi fa il leader”. All’ex deputato di Italia Viva abbiamo chiesto anche un giudizio sulla novità Schelin (“una parte del Pd è in sofferenza”) e sull’operato del governo Meloni (“primi mesi molto deludenti”).

Mario De Michele

LA VIDEO INTERVISTA A GENNARO MIGLIORE



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